Il 20 agosto, in tarda serata, un 60enne, dopo aver prelevato 300 euro allo sportello bancomat di un istituto di credito a Luni, era stato vittima di una rapina a mano armata.
Erano circa le undici di sera quando, terminata l’operazione, nell’uscire era stato avvicinato da due individui, entrambi con la mascherina indossata, occhiali scuri e berretti calzati. Tutto era avvenuto in una manciata di secondi, come immortalato dalle telecamere dell’impianto di videosorveglianza della banca: i due lo avevano spinto e bloccato nel locale, dove uno dei rapinatori gli aveva puntato un coltello alla gola minacciandolo e costringendolo a consegnare il portafoglio e le chiavi dell’auto, dove uno dei due si è poi diretto aprendo la portiera e impossessandosi anche del telefono cellulare della vittima.
La coppia di rapinatori si era poi dileguata su via Aurelia a gran velocità, a bordo di un’auto scura di grossa cilindrata. Il malcapitato, pur fortemente scosso per quanto accaduto, era riuscito a fermare un passante, cui aveva chiesto in prestito un cellulare per chiamare il 112. Una pattuglia del Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Sarzana era immediatamente accorsa sul posto, mentre venivano diramate le ricerche anche alla confinante Carrara.
Immediato era stato l’avvio delle indagini da parte dei Carabinieri della Compagnia di Sarzana e della Stazione di Luni. Un’attività di indagine minuziosa, effettuata raccogliendo la precisa e dettagliata denuncia della vittima, visionando le telecamere di videosorveglianza di tutta la zona e acquisendo varie testimonianze.
Coordinandosi con i colleghi di Carrara, i Carabinieri avevano poi appurato che la notte successiva, a Marina di Carrara, si era verificata una rapina in tutto e per tutto simile: un giovane, dopo aver tentato di prelevare ad uno sportello bancomat, era stato aggredito da una coppia di rapinatori che, avvicinatolo con modalità identiche e minacciandolo con delle forbici, gli avevano sottratto il portafoglio.
La vittima era riuscita ad attirare l’attenzione di una passante, allorché i rapinatori lo avevano colpito fino a farlo cadere a terra, dove avevano continuato a tirargli calci, per poi darsi alla fuga, inseguiti dal malcapitato finché non gli avevano lanciato il portafoglio, contenente solo documenti. Anche in questo caso la scena era stata immortalata dalle telecamere di sorveglianza.
Raccogliendo le immagini, i Carabinieri di Sarzana e Carrara, coordinati dalla Procura della Repubblica di La Spezia, erano riusciti a riconoscere e individuare due soggetti, rispettivamente di 47 e 46 anni, residenti in provincia di Massa e già noti alle forze dell’ordine per una serie di precedenti.
Le perquisizioni effettuate presso le loro abitazioni dai Carabinieri avevano permesso di rintracciare l’auto e di recuperare e sequestrare le armi presumibilmente usate per commettere le rapine, e capi di abbigliamento corrispondenti a quelli utilizzati dai rapinatori.
Questi riscontri, uniti ad altri accertamenti tecnici, hanno consentito di riscontrare oggettivamente le responsabilità dei due individui.
Le risultanze delle indagini, trasmesse all’Autorità Giudiziaria, sono state attentamente vagliate e ieri mattina il GIP della Spezia ha emesso nei confronti dei due un’ordinanza di custodia cautelare in carcere: rintracciati dai Carabinieri di Carrara e Sarzana, i due sono quindi stati tratti in arresto e associati al carcere di Massa.