E' di oggi pomeriggio lo sfogo su facebook di un giovane vignaiolo che ha subito nei suoi terreni la "vendemmia" da parte dei cinghiali.
Un agricoltore, seppure eroico non è un eroe biblico, ma un imprenditore che fa i conti con stipendi, fornitori da pagare, contributi, tasse ecc.
Il tutto mentre da decenni si parla di un problema da tempo nazionale, il contenimento degli ungulati. C'è chi ritiene che non vadano abbattuti ma contenuti attraverso azioni non ben definite, altri parlano di sterilizzazione e c'è chi invoca la caccia. Ecc..
Molti di noi non sono, diversamente da quanto generalmente si pensa, cacciatori o sterminatori, viviamo giornalmente a contatto con la natura o per meglio dire conviviamo con essa nel reciproco rispetto. Vorremmo che anche a noi tale rispetto fosse concesso. Tutti qui. Il problema sarebbe risolvibile e addirittura, secondo alcune ipotesi, potrebbe diventare risorsa, ma si decide di non decidere, come peraltro in tanti altri ambiti e così la barca continua ad imbarcare acqua. Ma sino a quando resterà a galla?
Lettera firmata