Ieri, 28 agosto 2021 il Brigadiere Capo qualifica speciale Roberto Angeloni, ha voluto far coincidere il giorno del suo compleanno con l’ultimo giorno di servizio di una carriera specchiata che lo ha visto elemento prezioso e insostituibile del nucleo comando compagnia di Sarzana.
Nel lontano 1974, anni del terrorismo e dell’attacco allo Stato da parte di associazioni criminali di alto livello, quando non esistevano straordinari e riposi, entrare nell’Arma dei Carabinieri fu una scelta tanto rischiosa quanto sentita, di senso del dovere e di fede assoluta.
Addestrato duramente in Sardegna presso la Scuola Carabinieri di Iglesias, Roberto Angeloni fu destinato alla stazione di Levanto dove trascorse due anni, poi Rio Maggiore e infine un breve periodo al Nucleo Operativo della Spezia.
Poi, dopo un periodo a Sestri Levante, nel 1981 fu quindi destinato a Sarzana dove trascorse tutta la sua carriera, quale uomo di diretta collaborazione del Comandante di Compagnia; ogni volta che gli ufficiali si avvicendavano, seppe diventare per ciascuno di loro uomo di fiducia per la straordinaria lealtà e l’assoluta preparazione professionale.
Ben 15 comandanti di compagnia si sono avvicendati ed il brig Roberto Angeloni è stato il fil rouge che ha garantito quella preziosa e indispensabile continuità informativa tipica dell’Arma.
Sposato con un figlio, Roberto Angeloni, massese di nascita ma sarzanese di adozione, non è stato soltanto il braccio destro di ciascun comandante un tempo tenenti ed oggi maggiori, tenenti colonnelli e colonnelli (tra cui Greco, Pecoraro Lepore, Fiorillo, Coassin, Di Bella, Silvestri e fino all’attuale Cap Luca Panfilo) ma è stato sempre pronto a partecipare ad operazioni di polizia giudiziaria, arrestando di persona latitanti o malviventi coinvolti in traffici di sostanza stupefacenti o intervenendo anche libero dal servizio in soccorso delle persone.
Per questo, anche se ieri ha raggiunto la meritata pensione, certamente resterà nella famiglia dell’Arma e memoria storica della Compagnia di Sarzana a cui i suoi colleghi continueranno a rivolgersi con immutato affetto e stima.
I Capitani Federico Silvestri e Luca Panfilo manifestano un corale ringraziamento per la sua preziosa opera fornita.