"Covid-19: dittatura dichiarata. La realtà che i media taccioni": è questo il titolo del volantino comparso all'interno della chiesa di Monterosso.
Un volantino che, inevitabilmente, sta suscitando tante polemiche ed ha fatto indignare molti, primi fra tutti coloro che hanno perso una persona cara a causa del Covid e coloro che da mesi si adoperano per curare chi si ammala.
Alcune famiglie ed associazioni del territorio, indignate dall'accaduto, hanno scritto questa lettera:
"Monterosso al mare è un paese che, lo scorso dicembre, ha vissuto un grave lutto, il milite più anziano De Simoni Lorenzo, durante uno dei suoi trasporti COVID, nonostante la sua maniacale cura nel prepararsi, ha contratto la malattia e, in meno di un mese, ha lasciato due figlie, due nipoti e una moglie. Ilenia Plotegher, dopo ottantadue giorni di terapia intensiva ha perso suo marito Giuliano Lemonci di 48 anni anch’egli a seguito dell’infezione da COVID-19 ed ora si trova a dover crescere due bambini di 10 e 17 anni da sola.
Crediamo che ognuno sia libero di pensarla come crede, ma la libertà altrui finisce quando comincia la nostra.
Ogni giorno vediamo in ospedale Dottori prodigarsi con turni a volte di 36 ore per combattere contro questo mostro. Solo chi ha vissuto sulla propria pelle la crudeltà di perdere un proprio caro, senza mai poterlo abbracciare o baciare nemmeno un’ultima volta o chi, come il nostro amico “Renzo”, ha dato la vita per salvare gli altri può capire quanto tutto questo possa far male.
Non è accettabile che un Pastore, che dovrebbe occuparsi della propria comunità come un padre fa con i propri figli, faccia passare questo messaggio. La nostra maggiore preoccupazione volge proprio nei confronti dei minori, in quanto al di sotto dei 12 anni non è ancora possibile accedere alle vaccinazioni, per questo motivo andrebbero maggiormente tutelati ed accompagnati ad una responsabilità univoca e civile in questo particolare momento storico".
"L’amministrazione comunale, già la scorsa settimana - prosegue la lettera - aveva informato le Autorità competenti e chiesto udienza al Vescovo".
Sottolineano i firmatari della lettera che il sindaco di Monterosso Emanuele Moggia ha condannato l'accaduto: "Da rappresentante delle Istituzioni sono preoccupato e sconcertato. Da fedele sono turbato e prendo le distanze: il messaggio del Cristianesimo è un messaggio di vita e non di morte. Vaccinarsi è un’opzione etica, perché è in gioco la salute e la vita di sé stessi e degli altri. In negazionismo e l’incitazione a non vaccinarsi è un atto gravissimo, perché è un potenziale invito al suicidio. Per qualunque cittadino vaccinarsi è un dovere morale, civico e costituzionale”.
Prosegue la lettera: "La Pro Loco, con il Consorzio Turistico Cinque Terre, che curano, organizzano e realizzano eventi sul territorio, attenendosi ai rigidi protocolli covid nel rispetto di quelle che sono le normative vigenti. La gestione delle spiagge, ad esempio, ha richiesto molto lavoro per costruire una modalità di prenotazione che permettesse il distanziamento e allo stesso tempo l’utilizzo delle spiagge per il maggior numero di persone. Le iniziative e le manifestazioni vedono il coinvolgimento di volontari per assicurare che avvenga tutto nel rispetto delle normative anti contagio. La Pubblica Assistenza, più volte coinvolta in questi contesti per sensibilizzare ed informare i partecipanti, si dice sconcertata dall'accaduto. Quotidianamente loro si adoperano per trasportare persone, in passato sono stati in prima linea per permettere che venissero effettuate le vaccinazioni e proprio per la sofferenza e il numero di morti, che sono stati protagonisti delle loro giornate nell’ultimo anno e mezzo, non trovano giustificazione a questo tipo di iniziative".
Con questa breve lettera, quello che la Comunità, le Associazioni e la Pubblica Assistenza chiedono è l’intervento, nel minor tempo possibile, delle autorità competenti che siano di ordine pubblico o ecclesiastico.
"Lo stesso sacerdote - affermano i firmatari della lettera - si è dichiarato più volte no-vax inviando anche messaggi e video tramite whatsapp ai propri fedeli per convincerli della sua idea, riteniamo pertanto sia necessario fare il possibile per tutelare tutti, dai bambini che frequentano catechismo, agli anziani che ogni giorno vanno nella sua chiesa, ai turisti stessi.
Nel proprio privato ognuno è libero di fare quello che crede sia meglio per sé stesso, ma, chi riveste una posizione pubblica deve attenersi a quelle che sono le disposizioni e i protocolli del Governo".
Si chiude così la lettera frmata da:
Famiglia Lemonci Plotegher
Famiglia De Simoni Busco
Silvana Sassarini per la Pro Loco di Monterosso al Mare
Valentina Barbieri per la P.A. Croce Bianca di Monterosso al Mare
Susanna Barbieri per il Consorzio Turistico Cinque Terre
Gazzetta della Spezia è a disposizione per eventuali repliche da parte della parrocchia.