Nei giorni scorsi, i rappresentanti del Consorzio di bonifica del Canale Lunense e dell'Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino Settentrionale hanno visitato alcune opere del comprensorio del Canale, ed in particolare l'opera di presa ed alcuni scorci lungo l'asta irrigua nella zona di Santo Stefano e di Sarzana con tappa anche agli impianti idrovori e di irrigazione della Piana di Luni.
Obiettivo del sopralluogo era quello di verificare l'attività portata avanti dal Consorzio in questi anni e le principali opere realizzate e in corso, anche nella prospettiva di nuovi finanziamenti che potrebbero aprirsi con il PNRR – Piano nazionale per la ripresa e la resilienza o nell'ambito di progetti europei.
Erano presenti Massimo Lucchesi segretario generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Settentrionale, Francesca Tonelli, Lucio Petacchi e Corrado Cozzani, rispettivamente Presidente, Vice Presidente e Direttore del Consorzio di Bonifica del Canale Lunense insieme ad alcuni tecnici.
Il sopralluogo si è concluso con la visita all'Anfiteatro romano di Luni (SP) dove il Consorzio collabora con il Comune e la Sovrintendenza per la fruizione del sito attraverso specifiche azioni di gestione delle acque e bonifica proprio nell'area del sito archeologico.
Presenti anche i tecnici dell'Autorità di bacino per studiare la possibilità di individuare una nuova area pilota dove realizzare Nature Based Solutions (NBS), sul modello del progetto Phusicos già sperimentato nell'area del Lago di Massaciuccoli (LU), con l'obiettivo di mitigare il rischio idrogeologico e migliorare la qualità della risorsa idrica, attraverso soluzioni non impattanti sui delicati sistemi ambientali.