I Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Pontremoli hanno inferto un duro colpo alla piazza di spaccio lunigianese.
Da qualche tempo i Carabinieri avevano notato qualcosa di strano nel comportamento di due giovani, spesso visti aggirarsi nelle zone di spaccio della bassa e alta Lunigiana. L’operazione antidroga, iniziata alle prime luci dell’alba di ieri, cui hanno preso parte anche le unità cinofile di Pisa-San Rossore, è terminata nel tardo pomeriggio con l’arresto dei due italiani per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
La prima abitazione a essere perquisita è stata quella di un 21enne, con precedenti penali, residente in bassa Lunigiana; il giovane, all’apparenza mite e tranquillo, con un lavoro stabile, aveva adibito la propria abitazione a vero e proprio “deposito”. Alla richiesta dei militari se nascondesse in casa della droga, il ragazzo è stato da subito molto collaborativo, consegnando spontaneamente pochi grammi di hashish e una piccola somma di denaro: un’abile mossa, ma la sua espressione, però, è cambiata nel momento in cui è spuntato il cane antidroga.
Dopo aver fatto un giro in casa, il cane è stato condotto nella cantina, dove ha dato subito chiari segnali di agitazione che stanno ad indicare la presenza di sostanze stupefacenti: ecco spuntare, nascosti tra varie cianfrusaglie, circa 400 grammi di hashish, circa 50 grammi di marijuana e quasi 56.000 mila euro in contanti, oltre a vari strumenti per pesare e confezionare la droga.
A quel punto è scattata la seconda operazione, questa volta a casa di un operaio 43enne, anche lui con precedenti penali, abitante in Val di Magra: all’interno dell’abitazione i carabinieri hanno trovato, grazie anche al fiuto dell’unità cinofila di Pisa-San Rossore, circa 450 grammi di hashish, circa 90 grammi di marijuana e quasi 9.000 mila euro in contanti, oltre a vari strumenti per pesare e confezionare la droga.
Entrambi sono stati arrestati per detenzione illecita di stupefacenti ai fini di spaccio e l’esito dell’operazione è stato riferito ai pubblici ministeri di turno della procura di Massa, Alessia Iacopini, e della Procura della Spezia, Elisa Loris. Entrambi gli uomini sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.