Dopo circa un mese, la questione stadio Picco torna in III Commissione Consiliare, su richiesta dei Consiglieri Guido Melley (LeAli a Spezia) e Massimo Lombardi (Spezia Bene Comune) per ascoltare la voce del sindaco Pierluigi Peracchini, della cui assenza diversi commissari si erano lamentati nel corso della precedente seduta della commissione dedicata alla discussone sul futuro dello stadio spezzino.
“Il tempo ormai è tiranno – spiega Guido Melley – i termini per ottenere una deroga dalla Lega Calcio e poter giocare al Picco anche la prossima stagione, augurandoci tutti che lo Spezia resti in serie A, sono molto stretti. Quante sono, realmente, le possibilità di ottenere questa deroga?”
Poi il consigliere, dopo aver ribadito come già fatto nel precedente incontro della commissione, di non essere convinto del percorso seguito dall'amministrazione e di ritenere poco praticabile il progetto redatto dallo studio Dontstop, sia perché dai costi elevati sia perché poco appetibile per investitori privati, chiede: “La nuova proprietà dello Spezia Calcio condivide questo progetto? C'è un accordo di massima? Il progetto redatto a fine dicembre è quello che sarà realizzato?”
Il sindaco Peracchini, però, mette subito in chiaro che tante risposte arriveranno a breve, ma non in questa seduta di Commissione: “Lo Spezia ci ha chiesto riservatezza perché deve ancora decidere come procedere. Poi ci aggiorneremo. Quello che posso assicurare è che la società ha ribadito più volte di volere giocare a Spezia”.
Il sindaco difende però il percorso seguito dall'amministrazione, ribadendo che era l'unico possibile: “Noi abbiamo fatto quello che l'ente locale proprietario doveva fare, ovvero il giorno dopo la promozione della squadra in serie A abbiamo dato a Dontstop l'incarico per lo studio di fattibilità. Il cambio di proprietà della società bianca, poi, ha modificato lo scenario. Ci sono stati vari incontri con la nuova proprietà per dare loro le informazioni sul lavoro fatto”.
La palla, quindi, ora è nelle mani dei Platek: “Lo Spezia Calcio ha manifestato la volontà di fare un suo progetto. Ciò da cui partiranno per chiedere la deroga alla Lega Calcio è comunque il progetto che abbiamo presentato noi. Quale sarà il progetto che sceglieranno lo sapremo presto perché, se lo Spezia riesce a mantenere la categoria, entro il 30 giugno deve essere formalizzata l'iscrizione al prossimo campionato e contestualmente deve essere indicato il programma di adeguamento del Picco. I lavori, poi, dovranno iniziare subito dopo”.
Resta quindi il punto interrogativo sulla possibilità che lo studio di fattibilità di Dontstop si trasformi in un progetto realizzato e il Consigliere Massimo Baldino Caratozzolo chiede: “Se venisse accantonato per un nuovo progetto, non ci sarebbero gli estremi per un danno erariale? Il percorso scelto non ci espone al danno erariale?”
“Il progetto di fattibilità è stato un incarico da 40 mila euro, affidato ad uno studio suggerito dallo Spezia Calcio, prima del cambio di proprietà. Era comunque un passaggio necessario, sia che lo stadio venga realizzato dal pubblico, sia che se ne occupi il privato”, risponde Peracchini.
I costi, invece, sarebbero molto diversi: la realizzazione da parte del Comune del progetto di Dontstop comporterebbe un esborso di circa 26 milioni di euro; sarebbe invece dimezzato se gli stessi lavori fossero fatti dal privato.
“26 milioni IVA compresa sarebbero la base d'asta. Bisogna tenere conto che il Comune non può detrarre l'IVA, come può invece fare il privato”, spiega il sindaco
Sui costi interviene la Commissaria Federica Pecunia chiedendo se non si sarebbe potuta seguire una strada più economica per l'adeguamento dello stadio.
“Il costo di ogni singolo posto in uno stadio è di circa 1000 euro – ribatte il primo cittadino – quindi non c'è nulla di anomalo in questa cifra”.
Se sul progetto per l'adeguamento del Picco resta ancora tutto da decidere e bisgna quindi attendere ancora un po' per conoscere quale sarà il progetto su cui deciderà di puntare lo Spezia Calcio, sempre se vorrà farlo e sempre sperando che intanto dal campo arrivi la salvezza della squadra, più chiaro sembra essere il futuro del Picco per quanto concerne la proprietà: “Lo Spezia ha escluso, almeno a voce, l'acquisto del bene”.
Lo stadio rimarrebbe quindi di proprietà del Comune e continuerebbe ad essere dato in concessione allo Spezia. L'attuale concessione scadrà tra 6 anni, quindi si dovrebbe lavorare per la proroga.
Domani, sabato 15 maggio, comunque la famiglia Platek sarà alla Spezia e si presenterà alla città. Chissà che non arrivi anche qualche annuncio sul tema stadio.