La pandemia ha messo in grave crisi il settore crocieristico ed ha costretto a lungo le “città viaggianti” a rimanere ferme in porto. L'incertezza regna ancora sovrana, con le compagnie che procedono in ordine sparso e con decisioni diverse sulla ripartenza, ovviamente rispettando rigidi protocolli sanitari.
Paradossalmente, però, è proprio la pandemia, o per meglio dire la ricostruzione post crisi economica attuale, a dare garanzie sui tempi di realizzazione del nuovo terminal crociere della Spezia.
L'opera, infatti, è inserita all'interno del Recovery Plan e questo sognifica che dovrà essere completata entro il 2026, limite imposto dal piano stesso.
Insomma, se la situazione attuale è di piena crisi e grande incertezza, al futuro del settore ed al suo ruolo nell'economia spezzina si guarda con fiducia, speranza ed ottimismo.
“Noi crediamo in questo settore e la crisi attuale non ha certo fermato i progetti nostri e delle compagnie che hanno deciso di investire nel Golfo dei Poeti – afferma il Presidente dell'Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Orientale Mario Sommariva – Il nuovo molo crocieristico spezzino è inserito all'interno del Recovery Plan e questo è un elemento di garanzia sia per quanto riguarda i finanziamenti che i tempi, visto che obbliga a concludere l'opera entro il 2026”.
Su quando rivedremo le navi attraccare in porto e fare scendere e salire passeggeri, invece, il Presidente non azzarda previsioni: “Le principali compagnie delle navi da crociera hanno stabilito dei rigidi protocolli sanitari per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri. Questo ha permesso già la scorsa estate di fare ripartire almeno in parte alcune navi e ci potrebbe essere una ripartenza un po' più significativa anche la prossima estate. A regnare, però, è l'incertezza. Per vedere davvero la ripresa delle attività penso si debba aspettare il 2022”.
La situazione attuale, comunque, come detto, non ha fermato i piani dell'Autorità di Sistema Portuale: “A breve firmeremo un accordo con LSCT che ci porterà ad avere il primo rilascio di un'area necessaria alla realizzazione del nuovo terminal. Stiamo andando verso la soluzione anche delle altre questioni ancora aperte”.