“E’ necessario che tutti comprendano la gravità della situazione e rispettino in modo scrupoloso le norme anti-contagio per evitare scenari peggiori, mentre vi sono segnali di un calo di attenzione generalizzato. Tutte le istituzioni sono impegnate a diverso titolo nell’attività di sensibilizzazione, prevenzione e controllo, ma sono i comportamenti individuali che fanno la differenza”.
Questo il commento del Prefetto, Maria Luisa Inversini, alla fine del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica, che si è tenuto oggi in videoconferenza, a cui hanno partecipato l’Assessore alla Sicurezza e quello ai Servizi Sociali del Comune della Spezia, i Sindaci dei Comuni di Lerici, Deiva Marina ed Ameglia, il Vice Sindaco di Porto Venere, il Comandante della Polizia locale di Levanto, i rappresentanti delle Forze di Polizia, il Vice Segretario della Camera di Commercio e i rappresentanti delle Associazioni di categoria di Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e C.N.A.
Con i comuni rivieraschi è stato fatto il punto sul possibile arrivo dei proprietari delle seconde case, di barche o di altre situazioni alloggiative assimilabili in violazione all’ordinanza del Presidente della Regione Liguria del 30 marzo scorso. Nessuno dei presenti ha evidenziato una situazione preoccupante sotto questo profilo, ma è stato disposto un attento monitoraggio da parte dell’Arma dei Carabinieri, d’intesa con i Comandanti delle Polizie locali, in tutti i comuni più turistici per verificare se nei prossimi giorni saranno necessarie misure aggiuntive, oltre all’intensificazione dei servizi di vigilanza ed i provvedimenti che alcuni Sindaci hanno già adottato d’iniziativa. Anche la Polizia stradale ha intensificato la vigilanza in ambito autostradale.
Sono stati poi disposti i servizi per il fine settimana, dove tutta l’Italia sarà in “zona rossa”, riservando particolare attenzione ai controlli sulle limitazioni alla mobilità personale e all’esercizio delle attività commerciali, con particolare attenzione ai supermercati e agli altri luoghi a rischio di assembramento. In un’ottica di sicurezza “partecipata” sono state coinvolte le Associazioni di categoria affinché nuovamente sensibilizzino gli associati al rispetto delle normative anti-contagio e a quelle che regolano la vendita di alcolici ai minori, chiedendo una maggior verifica sull’età dei possibili acquirenti.