Prima, un quadro alterato dell'ambiente per colpa di piante spontanee e malerba; dopo, luoghi e argini con un aspetto esteriore gradevole e più funzionale agli interventi di manutenzione lungo l'asta irrigua.
Si può sintetizzare così la serie di opere realizzate dal Consorzio del Canale Lunense nell'imminenza della stagione dell'irrigazione, concentrate a cavallo dei comuni di Sarzana e Santo Stefano Magra, in attesa di spostare uomini e mezzi lungo il corso d'acqua nei territori di Castelnuovo Magra, Fosdinovo e Luni.
Uomini e mezzi, dicevamo. L'intervento ha visto in campo le migliori forze del Consorzio con un duplice scopo: rendere più agevoli i controlli degli acquaioli alle prese per le linee di irrigazione e consentire la transitabilità e il funzionamento dei propri veicoli gommati e cingolati lungo il percorso degli argini, in tratti paralleli alla pista ciclopedonale, frequentata invece a scopo di tempo libero.
Senza contare il quadro suggestivo che stanno restituendo il paesaggio naturale e la bellezza dei manufatti storici del Canale Lunense, corso d'acqua che si sviluppa per 23 chilometri lungo la bassa Lunigiana e la Val di Magra, rientrante nel Consorzio presieduto da Francesca Tonelli e diretto da Corrado Cozzani.