Si è spento Vincenzo Di Martino, presidente per oltre dieci anni del tribunale della Spezia dal 1996.
Nato nel 1933, aveva svolto il servizio militare in Marina come ufficiale di Commissariato, entrando poi in magistratura: fu prima capo della procura della pretura, e poi presidente del tribunale. Dopo il pensionamento, il Comune della Spezia lo nominò difensore civico.
Grande ed unanime è stato l’apprezzamento per l’importante e delicata attività da lui svolta. Come ha sottolineato il presidente uscente del tribunale Francesco Sorrentino, Di Martino è sempre stato molto sensibile ai problemi delle persone, specialmente le più deboli. Aperto alla modernità dell’attività giudiziaria, arrivava subito al nocciolo delle questioni da giudicare ed era sempre attento alla formazione ed al sostegno dei giovani magistrati, anche nei momenti più difficili.
Il consiglio dell’ Ordine degli avvocati ha ricordato “la sua presenza sempre equilibrata e saggia in ogni ruolo ricoperto”. Tutto questo derivava anche, è giusto dirlo, dalla sua profonda fede religiosa, con al centro i valori portanti della persona umana, della famiglia, di apertura al prossimo ed alla comunità ecclesiale.
Un ruolo importante lo svolse nell’associazionismo cattolico, in particolare nella Fuci, negli anni Cinquanta e Sessanta, in una fase vivace della storia della città, con i fermenti pre e post conciliari e con l’apertura al dialogo verso tutte le posizioni, al globalismo ed all’Europa.
In seguito è sempre stato presente nelle attività dell’Unione giuristi cattolici, portando contributi notevoli nella valutazione dell’evoluzione delle leggi e della giurisprudenza, ordinaria e costituzionale, su temi nuovi e di eccezionale importanza come quelli della bioetica. Condoglianze alla moglie Rosalba, ai figli Enrico, Paolo, Alberto, Gianluca ed al fratello Antonio.