"Il Signore ci chiama a vivere insieme la Quaresima come tempo di conversione. È questo, infatti, il senso profondo del cammino in preparazione al grande evento della Pasqua di risurrezione. È il tempo nel quale, in modo particolare, Dio parla al nostro cuore per risvegliare le nostre coscienze e ravvivare la nostra fede.
Anche gli eventi che stiamo vivendo continuano ad interpellarci. Siamo immersi in una situazione che ci supera e, spesso, sembra addirittura schiacciarci. Forse vorremmo poter trovare un’isola tranquilla o un luogo protetto dove poter tirare un po’ il fiato, ma non è così. Volere o no, siamo legati alla nostra storia, siamo uniti gli uni gli altri.
Alla luce della Parola di Dio
La Parola di Dio, che risuona nel momento dell’imposizione delle ceneri, traccia in modo significativo questo nostro cammino. Due frasi brevi ed essenziali: una tratta dal libro della Genesi, l’altra dal Vangelo. «Ricordati, uomo, che polvere tu sei e in polvere ritornerai»; «Convertitevi e credete nel Vangelo».
«Ricordati, uomo, che polvere tu sei e in polvere ritornerai» (Gen 3, 19).
Con queste parole siamo richiamati a prendere coscienza della nostra fragilità. Non siamo onnipotenti. Sentiamo il desiderio dell’eternità ma facciamo esperienza del limite. Aneliamo alla comunione ma spesso la nostra vita è segnata dalle fratture, interne ed esterne, di vita e di relazione. In noi è presente il desiderio di pace ma gli eventi spesso ci travolgono. Ci rendiamo conto che, in una stessa barca, nessuno si salva da solo. Nel contempo, però, vediamo anche il limite delle nostre sicurezze e certezze, quelle nelle quali umanamente poniamo maggior fiducia. Abbiamo bisogno di guardare verso un orizzonte nuovo.
«Convertitevi e credete nel Vangelo» (Mc 1, 15).
È proprio alla luce del Vangelo che il cammino di conversione riceve la sua forma completa. Innanzitutto siamo invitati a rivedere le nostre scelte, i nostri comportamenti personali. Veniamo anche richiamati ad assumere stili di vita nuovi. Ci rendiamo conto quanto sia importante non solo accogliere il messaggio del Vangelo, ma seguire Colui che è la lieta notizia che il Padre ha mandato, il Signore Gesù. In Lui troviamo il senso profondo dell’uomo, la fonte della salvezza, il perdono dei peccati. In Lui ci viene offerta la strada per una nuova fraternità che coinvolga tutti gli uomini. In Lui siamo invitati a riscoprire una rinnovata sobrietà di vita, un rispetto per tutto il creato nel quale viviamo e, soprattutto, un’attenzione che abbia a cuore la custodia di ogni uomo e di ogni donna, consapevoli che facciamo parte di un’unica umanità, pensata e voluta da Dio per una vita che non abbia mai fine.
Nell’impegno della carità.
Aperti al dono gratuito della salvezza che Dio offre ad ogni uomo e ad ogni donna, siamo chiamati a dare una risposta personale con parole e opere. Da qui la necessità di un cammino di fede e di testimonianza che ci veda impegnati, pur nella consapevolezza della nostra fragilità, nell’annuncio essenziale del Vangelo e nell’impegno della carità.
La prossimità a tanti nostri fratelli e sorelle sarà uno dei gesti più significativi che ognuno di noi potrà compiere. Anche l’osservanza delle norme di prevenzione che ci sono state indicate per affrontare la pandemia da Covid-19 potrà essere un gesto di rispetto e amore verso le persone più fragili. Ovviamente non dovrà mai mancare la preghiera gli uni per gli altri, soprattutto per coloro che soffrono nella malattia, per la perdita di una persona cara o a causa di altre situazioni personali e lavorative.
Due iniziative concrete di carità per la Quaresima.
Molteplici sono le iniziative che possono essere messe in atto. Però, com’è ormai tradizione, anche quest’anno la Caritas e l’Ufficio Missionario diocesano ce ne propongono due di particolare importanza:
Sostegno alle famiglie in difficoltà economica e a rischio di emarginazione sociale;
Aiuto concreto al missionario Padre Claudio Moscatelli, operante in Kenya, nella sua attività di insegnamento scolastico e integrazione sociale.
A tutti l’invito ad accogliere queste proposte.
Desidero concludere questo breve messaggio affidandomi alle vostre preghiere e, assicurando il mio personale ricordo al Signore, auguro a tutti una Santa Quaresima".