Nell’arco delle passate ventiquattr’ore i Carabinieri della Compagnia della Spezia ha attuato un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione dei reati e al contrasto delle violazioni alle norme anti COVID.
I Carabinieri della Stazione di Riccò del golfo, alle prime luci dell’alba, hanno rintracciato ed arrestato un cittadino albanese 31enne. L’uomo è stato infatti raggiunto da un ordine di carcerazione per violazione delle norme inerenti gli stupefacenti. Una volta notificatogli il provvedimento, è stato così accompagnato presso la casa circondariale della Spezia, dove dovrà scontare 3 anni e 9 mesi di carcere.
Nel primo pomeriggio, invece, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia della Spezia hanno rintracciato un 31enne di origini brasiliane, a cui carico, una volta consultato il terminale, è risultato pendere un provvedimento restrittivo della libertà personale emesso dall’Autorità Giudiziaria in sostituzione della misura dell’affidamento a comunità terapeutica: i controlli effettuati dagli stessi Carabinieri avevano infatti consentito di riscontrare violazioni alle prescrizioni connesse al beneficio, che erano state puntualmente riferite all’Autorità Giudiziaria. Quest’ultima ha pertanto disposto la revoca dell’affidamento alla comunità ed il ripristino della carcerazione. Dopo essere stato accompagnato in caserma per le formalità di rito, il giovane è così stato accompagnato in carcere, dove sconterà il resto della pena.
Sempre i Carabinieri della Sezione Radiomobile, ieri sera, alle nove passate, in pieno centro cittadino hanno notato quattro persone comodamente sedute all’interno di una pizzeria, intente a consumare cibo e bevande.
Infatti, mentre la maggior parte degli esercizi pubblici, nel pieno rispetto delle norme anti COVID, è costretta a tenere le serrande abbassate e ad affrontarne le pesanti ripercussioni e mentre la maggior parte delle persone rinuncia al piacere di una cena fuori in compagnia, i quattro uomini, tutti di età compresa tra i 40 ed i 50 anni, non solo erano seduti a mangiare e conversare ma non rispettavano nessun distanziamento interpersonale pur non indossando le mascherine e non adottando altre precauzioni.
Considerato che era ormai abbondantemente trascorso l’orario che non consente agli esercizi pubblici di procedere alla somministrazione di cibo e bevande se non da asporto o con consegne a domicilio, i militari hanno quindi elevato agli avventori le sanzioni per la violazione, contestando la violazione anche all’esercente dell’attività commerciale, cui si aggiunge la sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio per 5 giorni.