"Si è costituito il “Comitato per la tutela della rada di Lerici contro l’installazione dei pontili galleggianti” come da progetto del Comune di Lerici. Un comitato spontaneo, senza fini di lucro, formato da lericini che, volontariamente, hanno condiviso la finalità di opporsi alla realizzazione dei “pontili galleggianti” come prospettato dall’Amministrazione lericina.
L’intenzione è quella di sensibilizzare la cittadinanza riguardo la salvaguardia del borgo e della sua rada, sottolineando gli impatti negativi che tale progetto andrebbe a causare. Ciò in concerto con le iniziative di altre Associazioni e Società lericine. Particolare attenzione viene riservata alle irreversibili conseguenze del progetto.
A livello paesaggistico: è necessario conservare e garantire alle future generazioni un paesaggio da sempre riconosciuto e amato in tutto il mondo e che verrebbe compromesso irrimediabilmente dalla realizzazione di tale opera. La tipicità del borgo ligure, assieme al suo castello medievale, vanno preservati anche seguendo le linee indicate dall’Unione Europea in tema di turismo sostenibile, “tutelando l’identità culturale locale, preservando l’ambiente e concertando le scelte con la popolazione, al fine di non stravolgere i caratteri ambientali e culturali della zona, proteggendo la tradizione e l’autenticità dei luoghi anche come vera risorsa turistica”. Il mantenimento delle caratteristiche identitarie di borgo ligure va difeso in funzione moderna, quale sviluppo culturale, promozionale e turistico: il viaggiatore oggi è alla ricerca di questo. Un’opera così invasiva non va sicuramente in questa direzione.
A livello ambientale: si andrebbe a deteriorare un ecosistema marino già compromesso dal progressivo insabbiamento dei fondali. I pontili, insieme alle previste quattromila tonnellate di cemento atte a sostenerli, infatti, sarebbero un ostacolo prevedibile alla libera circolazione delle correnti marine necessarie a mantenere il ricambio delle acque. Tutto ciò è unito all’aggravio della schermatura alla radiazione solare per effetto della presenza dei pontili e dei natanti ormeggiati a breve distanza che causerebbe l’intorbidimento delle acque della rada.
A livello sociale e di identità culturale: la maggior parte delle imbarcazioni nella baia è inferiore ai sei metri, segnale di un utilizzo “sociale”, peraltro ben servito dalle varie “catenarie” (ass.ni concessionarie dei gavitelli) in questi decenni. Un uso che crea un’identità con tutte le sue sfumature: pensionati, giovani, pescatori, sportivi.
Il Comitato non entra nel merito a livello tecnico, in quanto sono sufficienti i punti citati per opporsi al progetto, anche se le mareggiate da libeccio che si susseguono ogni anno, sempre di maggiore intensità, come quella del 2018 che ha creato danni proprio nella zona indicata dal progetto, fanno propendere per una maggiore attenzione e ad un auspicabile ripensamento in merito.
Sono parecchi i lericini che stanno condividendo le idee del Comitato aderendo all’iniziativa della Società Marittima di Mutuo Soccorso, supportata da Legambiente, di raccolta firme che proseguirà anche nei prossimi giorni. Il comitato garantirà la partecipazione a chiunque vorrà aderirvi".
Il Gruppo costituente
Presidente: Elena Darosi
Vice: Olga Tartarini
Membri fondatori:
- Gian Maria Colotto,
- Gianni Da Valle,
- Gabriele De Mori,
- Giulia Rolla,
- Enzo Vistori