L’ultima operazione dei Carabinieri della Compagnia di Carrara, al comando del Maggiore Cristiano Marella, è avvenuta nell’ambito di una specifica intensificazione dei servizi di controllo del territorio che ha tenuto impegnati gli uomini dell’Arma per tutto il week end. Nel piano dei servizi straordinari, sono state effettuate anche delle perquisizioni domiciliari.
A casa di un operario 35enne che lavora alle dipendenze di un’impresa edile di Marina di Carrara, con numerosi precedenti alle spalle, il blitz dei carabinieri di Carrara si è concluso con un colpo di scena inaspettato. I militari dell’Arma hanno rinvenuto in un armadio a lui in uso un fucile kalashnikov AK-47, in perfetto stato di conservazione e manutenzione, completo di silenziatore e di due caricatori bifilari con 20 cartucce cal 7.62 x 39. In camera da letto, i Carabinieri hanno trovato anche vari barattoli contenenti nitrato di potassio, zolfo e carbone, insieme alle istruzioni per miscelare correttamente quei componenti al fine di ottenere polvere da sparo, compresa una matassa di miccia a lenta combustione.
L’uomo non ha voluto rivelare la provenienza di quel fucile, anzi ha prima riferito ai Carabinieri che si trattava di un giocattolo da lui utilizzato per il softair, poi ha cambiato versione raccontando di averlo trovato in un bosco, alla fine si è barricato dietro un muro di silenzio, creando un alone di mistero intorno al ritrovamento di quell’arma e soprattutto sui veri motivi che lo hanno spinto a tenerlo nascosto in casa.
Tra l’altro, nel burrascoso passato del 35enne, risultano vari reati che comprendono anche atti di violenza e minaccia, compresa una denuncia di qualche anno fa per tentato omicidio. L’operaio, D.L. le sue iniziali, è stato quindi dichiarato in arresto per detenzione illegale di arma da guerra, nonchè denunciato per detenzione abusiva di munizioni. L’esito dell’operazione è stato comunicato al Pubblico Ministero Alessia Iacopini, che ha disposto momentaneamente gli arresti domiciliari, in attesa dell’interrogatorio che il 35enne dovrà sostenere davanti al GIP.
Tutto l’armamento ed il materiale sequestrato sarà inviato ai Carabinieri del RIS per gli accertamenti balistici che dovranno anche chiarire se quell’arma sia stata utilizzata per commettere altri delitti.