"Io e te “Rosso” abbiamo iniziato con un semplice saluto, ma di storie e strade ne abbiamo da raccontare e ora abbiamo concluso con un addio complicato", così scrive in un post sui social Andrea Angelotti rivolgendosi a quel che resta del furgone che stava guidando in quell'8 aprile 2020 mentre transitava sul ponte di Albiano Magra proprio nel momento del crollo.
Il mezzo è rimasto tra le macerie del ponte fino a qualche giorno fa quando, durante la piena del Magra, è stato trascinato dalla corrente del fiume.
"Tu mi hai protetto quel giorno su quel maledetto ponte - continua - e mi hai lasciato qui con la mia famiglia, una famiglia di cui facevi parte anche tu. Per alcuni eri solo una macchina, un mezzo. Per me invece, un amico, il mio compagno di lavoro e fino all’ultimo hai dimostrato quanto in effetti eravamo legati. Ora per colpa del menefreghismo sei qui da solo e io per te non posso fare più nulla, se non ricordarti come macinavi con me km e km. Grazie di essere stato sempre il migliore. Ciao Amico Mio".