"Il Circolo Almirante della Spezia, visto l'avvicinarsi della data del 10 febbraio, Giornata nazionale per il Ricordo per le Vittime delle Foibe e dell'Esodo Giuliano-dalmata, chiede la collocazione di una lapide, o almeno di una Croce, in prossimità della voragine di Campastrino, sita nel territorio di questo Comune, per ricordare la terribile fine di questi uomini.
Sul fondo del crepaccio vennero gettati, vivi o morti, circa 80 militari sia Italiani che Tedeschi, uccisi dai partigiani locali, durante e alla fine della seconda guerra mondiale.
Molti cadaveri dei poveri soldati sono stati recuperati negli anni, ma probabilmente in fondo al cratere rimangono ancora oggi alcune salme, che non è possibile trasferire in una degna sepoltura, a causa della presenza di alcuni residuati bellici, che rendono pericolosa l'operazione.
Campastrino è ormai considerata, a livello nazionale, una vera e propria foiba, come quelle del confine orientale italiano, ma sul posto non esiste né una lapide, e nemmeno una croce che ricordi la tragica fine di questi soldati, uccisi in spregio a tutte alle norme internazionali sul trattamento dei prigionieri di guerra.
Ad oltre 75 anni dal compimento di questa strage inumana, il nostro Circolo chiede al Comune di Riccò del Golfo un gesto di umanità e cristianità, apponendo una lapide nel sito, quale ricordo di questi ragazzi, e come monito alle nuove generazione affinchè tali tragedie non debbano più ripetersi".
Il Circolo Almirante
Sabrina Schiavoni - Cesare Bruzzi Alieti