Il Comitato di Bocca di Magra esprime viva preoccupazione per la nomina a consigliere del Parco naturale di Montemarcello Magra-Vara dell’attuale Sindaco di Ameglia, Andrea De Ranieri. Non è la sua persona sotto accusa, né la sua appartenenza politica, ma la funzione negativa svolta nel suo ruolo di amministratore pubblico. Come può essere nominato Consigliere chi fino a pochi mesi fa negava l’utilità del Parco, lo denigrava e lo boicottava, e non dimostrava alcuna considerazione per le alberature poste lungo le sponde di Fiumaretta, facendo tagliare oltre 70 pini attempati, quando soltanto pochi risultavano ammalorati nella perizia tecnica depositata agli atti del Comune?
Come può essere ritenuto affidabile nella difesa della natura chi non ha esitato a tagliare altri alberi pluridecennali nei giardini di Bocca di Magra e a proseguire a testa bassa il progetto di cementificazione dei medesimi, adducendo come giustificazione il cattivo stato di manutenzione, manutenzione che avrebbe potuto, anzi dovuto, essere garantita proprio dal Comune di cui è Sindaco ormai da due consigliature?
C’è stato forse qualche ravvedimento evidente in quest’ultimo periodo? Non pare proprio visto che per tutta l’estate De Ranieri non ha ascoltato le reiterate, civili, proteste della comunità di Bocca di Magra riunitasi in questo Comitato e non ha voluto accogliere alcuna delle proposte alternative che gli sono state ripetutamente sottoposte anche in via formale.
Come può essere credibile chi non ha saputo vigilare affinché il porticciolo di Bocca di Magra peggiorasse visibilmente il suo stato? E così pure chi ha permesso la chiusura e l’abbandono dell’orto botanico di Montemarcello e della batteria Chiodo?
Il Comitato ha ben presente che l’istituzione sovracomunale si troverà ad affrontare delicate questioni come l’approvazione del nuovo “Piano del Parco” con aspetti che riguardano la gestione e l’utilizzo del territorio, con ricadute anche sull’assetto urbanistico. Oltre a questo in discussione ci sarà anche il “Piano della nautica” che valuterà il limite numerico delle barche sul fiume, le compatibilità delle attività di manutenzione e lavorazione che possono essere esercitate sulle sponde. Il Consiglio del Parco dovrebbe avere quindi competenze specifiche e un’alta sensibilità ambientale, che non si ritrovano nel curriculum di De Ranieri.
Il Comitato ritiene che tutti dovrebbero fare uno sforzo per vedere l’insieme delle problematiche complesse che sono in gioco intorno al comprensorio Vara-Magra sotto un’altra ottica, quella della natura, peraltro il senso prioritario dell’esistenza stessa del Parco.
Il Comitato di Bocca di Magra