Tutta la sinistra unita, mescolata tra popolazione e associazioni, è scesa in piazza questa mattina per un grido di protesta contro il cambio di gestione del centro sociale Barontini. Sotto il comune erano presenti più di 200 persone per protestare contro questa nuova iniziativa che vede a capo delle attività in via Ronzano una nuova aps "Tourism Factory" con presidente Sheila Cabano, la quale ha dichiarato più volte che non c'è l'intenzione di eliminare o sospendere le attività già presenti in una realtà che vive nella comunità sarzanese da quasi 30 anni.
È Marco Gilardi, presidente del Comitato per la Terza Età il primo a esprimersi sulla questione, deluso dai comportamenti dell'amministrazione: "Non ci si aspetti niente dal comune, vanno avanti per la loro strada. Era impossibile partecipare a questo bando, avremmo dovuto sostenere spese troppo alte per un tipo di attività come la nostra, dedicata al volontariato. Con le poche entrate che abbiamo è impossibile pagare un affitto più alto, insieme alle altre bollette che prima sosteneva l'ente". Inoltre specifica: "Abbiamo chiesto più volte al sindaco Cristina Ponzanelli un incontro e c'è stata anche una petizione firmata da 700 persone per chiedere di non cambiare le cose".
A tal proposito la consigliera Fioretta Mazzanti del gruppo Sarzana in Azione: "L'economicità non è il baluardo di tutto- poi critica spese sostenute in passato- lo staff del sindaco, i fondi stanziati per i social network, e molto altro sono stati solo uno spreco di risorse". Anche Beatrice Casini di Siamo Sarzana: "Come ha già anticipato il presidente del Comitato per la Terza Età Marco Gilardi se al sindaco viene richiesto il dialogo non si risponde che non è necessario. Il Barontini è considerato un luogo differente da tutti gli altri, non è un posto dove fare lucro e non si facevano attività commerciali".
In allegato le foto che documentano tutta la manifestazione scattate da Giacomo Cavanna.