I nidi, di circa un metro di diametro ciascuno, erano posizionati su due alberi ad una ventina di metri di altezza ed è stato possibile raggiungerli grazie all'utilizzo dell'autoscala dei Vigili del Fuoco.
Questa bonifica fa parte di un progetto più ampio, portato avanti dalle associazioni di produttori di miele della Liguria, al fine di contenere la diffusione del calabrone asiatico, dichiarato "insetto nocivo" dall'Unione Europea, e che causa ingenti danni al settore dell'apicoltura.