Procede senza intoppi il progetto di allestire un campo per i senza tetto all'interno del Campo Montagna. Nei giorni scorsi il Comune ha fatto sgombrare il capannone più noto come "ex-galoppatoio" che dovrebbe ospitare i dieci moduli abitativi doppi, con servizi igienici e il riscaldamento per affrontare le rigidità climatiche dell'inverno ormai alle porte. Il condizionale è d'obbligo in quanto procedono le verifiche strutturali del vecchio manufatto – che presenta anche delle crepe - soprattutto rispetto all'integrità della sua copertura. Lo svuotamento dell'ex galoppatoio – inutilmente richiesto per anni alla Marina dalle società sportive per ricavarci una palestra invernale – denota la mancanza di valutazioni alternative da parte degli enti interessati, in primis Prefettura e Comune, ma anche la stessa Marina che dispone di numerosi immobili sfitti da anni che ben si potrebbero riadattare a hospice.
In particolare, a 200 metri di distanza infatti, in via XV Giugno vicino al liceo scientifico Pacinotti sussiste il complesso militare chiamato "Mardichi", dismesso da anni come tante aree con le stellette, già sede di un'estate di feste e concerti e oggetto di una valutazione di Fondazione che nel 2017 finanziò uno studio ad hoc.
Il campo containers al Montagna è motivato dalla pandemia Covid-19: la ventina di senzatetto di solito alloggiati nei centri Caritas della città e dintorni non potranno rimanere a contatto con altri soggetti assistiti, come ad esempio i profughi ospiti del villaggio La Cittadella di Pegazzano, diretto da don Luca Palei.
La scorsa primavera, in pieno lock-down, nella stessa area vicina all'ex galoppatoio vennero allestiti dei tendoni ad uso mensa, ma allora c'era una realtà diversa rispetto a oggi: il campo Montagna era chiuso al pubblico, e non c'era come oggi un via vai di ragazzini che si recano lì per allenarsi accompagnati dalle famiglie.