"Dopo l'ennesimo incontro avuto con la Direzione dell'Arsenale nel quale abbiamo cercato di capire quale fosse la posizione dell'Amministrazione su alcune tematiche da noi ritenute essenziali, dobbiamo purtroppo constatare che non vi è alcuna intenzione di riprendere un dialogo costruttivo", così i sindacati uniti.
"Le risposte ai nostri quesiti sono infatti state molto evasive, come avviene ormai da troppo tempo. Ci riferiamo in particolare alle procedure anti covid, che paiono essere per la Marina Militare un argomento del tutto diverso rispetto al modo in cui viene affrontato dalle altre Pubbliche Amministrazioni.
Fondamentalmente abbiamo affrontato queste tematiche:
Attività smartabili;
Vaccinazione antinfluenzale per il personale civile;
Piano di sicurezza anti covid per le mense;
Climatizzazione mense e spogliatoi;
Trasporti interni.
In merito alle attività smartabili, oltre ad affrontare la situazione del personale tecnico e amministrativo, abbiamo a suo tempo chiesto di attivare lo smart workig negli orari pomeridiani, al fine di evitare assembramenti nelle mense, ricevendo di fatto riposta negativa. Ciò, nonostante l'intervento del Prefetto.
Abbiamo quindi chiesto nel corso dell'ultimo incontro di definire ufficialmente quali attività o servizi siano smartabili e quali no, in modo da dare un'univocità di applicazione a tutto l'Ente, senza creare differenze poco plausibili e senza dare la sensazione ai lavoratori che possano esistere colleghi più tutelati ed altri meno.
Anche nel caso delle vaccinazioni non si capisce quale sia la ratio seguita dall'Ente, dal momento che a nostro giudizio vi è altro personale che ha diritto di rientrare nel piano delle vaccinazioni, oltre a quello individuato unilateralmente dalla Direzione tramite una circolare. Per questo riteniamo si debba aprire un confronto con gli RLS ed il medico competente, allo scopo di definire i criteri con cui selezionare il personale che ne abbia diritto.
Abbiamo inoltre sottolineato nuovamente di non aver ricevuto risposta sul piano anti covid per la sicurezza delle mense. Riteniamo infatti fondamentale definire un piano o una procedura certa per luoghi come le mense e, ad esempio, gli spogliatoi del personale, nei quali l'impianto di riscaldamento è costituito da un sistema ad aria, alimentata da pompe di calore, per il quale non è stata fatta, né è prevista, la puntuale e periodica sanificazione.
Infine abbiamo richiesto il ripristino del servizio di bus navetta, sospeso nel periodo del lockdown, in quanto non esiste apposita procedura che preveda la sanificazione dei mezzi di trasporto. E' chiaro che il ripristino del servizio deve essere preceduto dalla previsione delle periodiche sanificazioni.
Tutto ciò premesso torniamo a chiedere all'Amministrazione un confronto vero, con un dialogo costruttivo e risposte certe. Risposte che siano formalizzate e possibilmente condivise e sottoscritte dai rappresentanti dei lavoratori. In gioco c'è la salute dei lavoratori.
Se l'atteggiamento evasivo e la mancanza di un confronto reale da parte della Direzione dovesse perdurare, ci riterremo costretti ad interrompere ogni relazione sindacale e ad agire di conseguenza".