Ma questo si sarebbe potuto evitare? O almeno contenere?
Secondo alcuni residenti sì, se fosse stato realizzato “l'impianto di mitigazione del moto ondoso e pontile di 100 ormeggi”, progetto risalente al 2014 e bocciato dall'Autorità Portuale. Il ricorso al TAR ha dato torto all'Ente, che si è però rivolto al Consiglio di Stato. Sentenza, Covid permettendo, attesa per giugno 2021.
Il progetto prevede la realizzazione, all'imboccatura della baia di Cadimare, di un pontile galleggiante che avrebbe la duplice funzione di ormeggio, per un centinaio di barche, ma anche di una sorta di diga, per mitigare, se non quasi eliminare, gli effetti delle onde.
Il problema delle mareggiate, infatti, è ben noto nel borgo, sin dall'inizio del secolo scorso ma, tra fascismo, guerra e ricostruzione, si dovettero aspettare gli anni '60 per una prima risposta. Nel 1965 venne costruita la banchina che, secondo quanto riferiscono i residenti meno giovani, risolse il problema degli allagamenti nel borgo, prima piuttosto frequenti.
Dal 2013, però, quando furono tolti i resti del bacino galleggiante, che in qualche modo fungeva da diga, gli effetti delle onde sono molto più violenti e provocano non di rado danni alle imbarcazioni.
Il cosiddetto pontile galleggiante, secondo gli abitanti, sarebbe la soluzione del problema.