La scorsa notte, una pattuglia della Squadra Volante, su disposizione della Centrale Operativa, è intervenuta nei pressi della banchina Thaon Di Revel, dove era stata segnalata un’aggressione nei confronti di una donna.
Giunti sul posto, gli agenti notavano un uomo in evidente stato di agitazione che, alla vista degli stessi, tentava di allontanarsi precipitosamente. L'uomo, che è stato fermato, è risultato indossare il braccialetto elettronico. Non mostrava segni di collaborazione e, alla richiesta degli operatori di seguirli in Questura per accertamenti, opponeva viva resistenza scagliandosi contro di loro.
A quel punto gli agenti erano costretti a contenerlo per condurlo sull’auto di servizio ed accompagnarlo in ufficio per procedere all’identificazione. Questi, all’interno dell’autovettura continuava con la sua azione violenta, colpendo più e più volte con la testa e con i piedi il vetro posteriore della portiera fino ad infrangerlo, costringendo gli agenti della Volante all’uso dello spray “capsicum” per farlo desistere e prevenire che si autolesionasse.
Lo stato di pericolosità dell’individuo ha reso necessario l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri in ausilio e di un’ambulanza con automedica, che lo conduceva presso il locale Pronto Soccorso per accertamenti sanitari, al termine dei quali veniva accompagnato in Questura e sottoposto ad identificazione, risultando gravato da molteplici precedenti di polizia per resistenza a Pubblico Ufficiale e in materia di stupefacenti.
Dai controlli effettuati, il fermato, un 34enne di nazionalità marocchina, con a carico la misura degli arresti domiciliari nel comune di Beverino con misura del “braccialetto elettronico”, un’ora prima della segnalazione dell’aggressione alla fidanzata, aveva richiesto lui stesso l’intervento di un’ambulanza ma, una volta giunto al Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Andrea, si allontanava eludendo i controlli senza essere visitato, per raggiungere quindi un ristorante sito nei pressi della banchina Ravel, alla Spezia dove aggrediva la donna e gli agenti intervenuti.
Al termine delle attività di polizia giudiziaria in Questura, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di evasione, resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento e successivamente accompagnato presso l’abitazione di Beverino, per il ripristino degli arresti domiciliari.