Sono state inaugurate oggi, 4 settembre, le nuove docce all'Oratorio Don Bosco, dopo la recente ristrutturazione finanziata dal Comune della Spezia.
Presenti al taglio del nastro Pierluigi Peracchini, Sindaco della Spezia; Mons. Luigi Ernesto Palletti, Vescovo della Diocesi della Spezia; Anna Lavazzo, delle 'Colazioni col sorriso' gruppo "San Giovanni Bosco"; Don Fabrizio Di Loreto, direttore dell'Opera Salesiana della Spezia; Don Mirko Mochi, parroco di Nostra Signora della Neve e Gabriella Raschi, presidente nazionale del Gruppo Volontariato Vincenziano.
Ha raccontato il progetto Anna Lavazzo, che ha spiegato: "Riaprono oggi - utilizzabili già da domani - le quattro docce, delle quali una per disabili. Non abbiamo mai sospeso il servizio, grazie all'aiuto dell'oratorio, che ha messo a disposizione un altro locale, ma oggi possiamo aprire le porte di queste nuove docce, completamente ristrutturate".
La ristrutturazione è stata pensata per garantire uno spazio fruibile e funzionale che sia anche piacevole: "Abbiamo voluto rievocare uno spazio casalingo, funzionale, ma anche bello da un punto di vista estetico".
Le docce rappresentano solo uno dei servizi garantiti alla Spezia alle persone che hanno bisogno, come spiegato da don Mochi: "Oltre alle docce garantiamo la distribuzione delle spese e le colazioni con il sorriso". Alla Spezia poi ci sono le mense cittadine e altri servizi, che rendono la città un luogo di particolarmente apprezzato dal punto di vista della solidarietà, come spiegato dal Vescovo Palletti: "Oggi ribadiamo l'attenzione alla persona, non solo guardando al semplice bisogno. Un aspetto fondamentale che abbiamo tenuto presente anche durante tutto il periodo dell'emergenza sanitaria, che ha fatto emergere anche la tanta solidarietà che caratterizza questa città".
"Una comunità che recupera una dimensione umana - ha confermato il sindaco Peracchini - Come amministrazione accompagniamo le numerose associazioni di volontariato per aiutare le persone in difficoltà. Tutti noi possiamo attraversare momenti difficili e nessuno in questa città deve vergognarsi nel chiedere aiuto. Vogliamo confermare che La Spezia è una città molto sensibile: lo è sempre stata e noi vogliamo che lo sia sempre perché solo così può garantire una società felice e che cresce. Si tratta di un impegno che non fa notizia, ma che per noi è fondamentale. Poi bisogna investire e produrre ricchezza, ma sempre senza dimenticare nessuno".
Ribadita anche l'importanza della rete tra le associazioni di volontariato e la stessa amministrazione: "Un sistema strutturato per garantire che nessuno deve vergognarsi e tutti devono sentirsi accolti".