Atteso da mesi, è arrivato oggi il taglio del nastro per la nuova sede della Protezione Civile di Sarzana. Locali che si sono resi necessari anche per il notevole incremento di volontari che si è recentemente registrato e per l'arrivo di nuovi mezzi. La nuova sede, infatti, che si trova nell'area del Centro Agroalimentare a Pallodola, garantisce ampi locali al chiuso, in una palazzina, e grandi spazi esterni.
“Sono mesi che volevamo fare questa inaugurazione – ha esordito il sindaco della citta Cristina Ponzanelli – Poi è scoppiata la pandemia di Coronavirus e siamo stati costretti ad attendere. Fortunatamente la squadra di Protezone Civile si è ampliata e qui ha tutto ciò che serve. Finalmente questi sono spazi degni di una ottima squadra di Protezione Civile come è quella sarzanese. Non possiamo affrontare la quotidianità senza una squadra solida e numerosa, ora la abbiamo ed era giusto darle gli spazi ed i mezzi di cui ha bisogno”.
Non solo più volontari, ma anche più veicoli: ora la Protezione Civile sarzanese dispone di 5 mezzi, grazie all'arrivo di un Defender 90, donato da Regione Liguria, e di un Piaggio Porter donato dal Rotary Club Sarzana-Lerici, Fondazione Carispezia, Itec Engineering e Piaggio Maggiani Sas.
“Ci sono ancora molte cose da migliorare – ha aggiunto il sindaco – da corsi professionalizzanti a ulteriori mezzi da aggiungere alla flotta, ma molti passi in avanti sono stati fatti. Voglio ringraziare tutti i volontari che sono stati fondamentali nella fase di emergenza legata al Coronavirus e che lo sono e lo saranno tutti i giorni, nella quotidianità e non solo nelle emergenze, durante le quali sono insostituibili”.
Proprio questo aspetto è stato messo in rilievo dall'Assessore regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone che, con il sindaco Ponzanelli, ha tagliato il nastro della nuova sede.
“Qui i ragazzi passano le giornate, pertanto era doveroso dare loro spazi confortevoli e funzionali. Non dovete pensare che qui i volontari arrivino quando c'è l'emergenza, per poi partire subito per i soccorsi. No, i ragazzi qui trascorrono molte ore, ed intere giornate durante le allerte meteo e le emregenze. Questa è per loro come la casa, la casa di una grande famiglia. Una famiglia della qale sono molto orgoglioso. La Liguria è la regione presa a modello per la propria Protezione Civile, questo vuol dire che siamo ottimamente organizzati, ma vuol dire anche, purtroppo, che abbiamo molta esperienza e quindi che abbiamo dovuto fare fronte a molte situazioni emergenziali".