Notte di follia quella tra sabato e domenica a Marina di Carrara, almeno a giudicare dal video che sta spopolando in rete e che ritrae un gruppo di ragazzi intenti ad impedire alla Polizia di Stato di portare via un giovane. Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano (dove potete guardare anche il video), gli agenti di polizia erano intervenuti per sedare una lite tra due giovani in visibile stato di ebbrezza.
“All’arrivo delle volanti, fanno sapere gli investigatori, due ragazzi che si stavano picchiando si sono dimostrati subito aggressivi nei confronti degli agenti e nel corso dell’identificazione di uno di loro, un 21enne, un nutrito gruppo di altri ragazzi ha iniziato a inveire contro le forze dell’ordine e a lanciare oggetti vari, arrecando danni a due autovetture di servizio e lievi lesioni ad alcuni degli operatori di polizia intervenuti. L’episodio è stato registrato dagli impianti di videosorveglianza presenti nella zona e il commissariato è al lavoro per identificare tutti i protagonisti al fine di provvedere a denunciarli all’autorità giudiziaria”, si legge nell'articolo.
Il video è molto significativo, perché non solo mostra i ragazzi impedire lo svolgimento di un’attività di Polizia, ma mostra i poliziotti in atteggiamento non aggressivo, quindi che in alcun modo tende a giustificare una reazione così violenta da parte dei ragazzi coinvolti.
Non tarda ad arrivare il commento di Valter Mazzetti, Segretario Generale della Federazione Fsp Polizia di Stato: “Lo scempio di quelle scene immortalate nel solito video della vergogna a Marina di Carrara, dove le forze dell’ordine sono state aggredite per impedire loro di svolgere il proprio lavoro, è il simbolo dell’ipocrisia di un paese privo delle garanzie minime dovute agli operatori della sicurezza.
Sono scene che indignano, per la prepotente e arrogante pervicacia di un branco di incivili che violano la legge con una naturalezza agghiacciante.
Ma indigna con pari se non con maggiore intensità il silenzio che segue certi comportamenti inammissibili, da parte di ogni rappresentante istituzionale che ha invece il dovere di prendere con forza posizione a favore dei servitori dello Stato.
Comportamenti come quelli visti a Marina di Carrara, infatti, con poliziotti che subiscono senza alcuna reazione di difesa come accade esclusivamente nel nostro Paese, sono figli dell’ipocrisia di una cultura che, ad intermittenza e a seconda dei bisogni, vuole le forze dell’ordine prive di ogni dignità professionale ed a cui, di conseguenza, non è dovuto alcun rispetto”.
“Il primo a indignarsi per queste scene ignobili – conclude Mazzetti – dovrebbe essere il presidente della Repubblica, seguito da tutti gli apparati istituzionali, perché è bene ricordare che le forze dell’ordine nell’esercizio delle deputate funzioni rappresentano lo Stato.
Gli operatori inoltre, a partire dal più giovane, sono quotidianamente chiamati e obbligati, in circostanze avverse e in frazioni di secondo, ad assumersi responsabilità penali e civili che nessun altro burocrate si assumerebbe senza interpellare una serie di uffici legali.
Solo per questo gli agenti meriterebbero ben altro rispetto e che fosse chiaro a tutti come il loro lavoro non si può e non si deve ostacolare, perché questo vuol dire commettere un reato molto grave”.