Vittorio Tuvo è intervenuto su RLV La Radio A Colori per parlare dell’afflusso turistico presso lo storico stabilimento Casinò, icona di Levanto, in quest’estate segnata dalle normi anti Covid.
Tuvo è presidente della “Levante Multiservizi” di Levanto, la maggiore azienda pubblico-privata che gestisce parte degli arenili, l’area nautica di Vallesanta e i parcheggi e rappresenta un indispensabile braccio operativo del Comune.
“In questi anni abbiamo lavorato tanto per migliorare sia dal punto di vista del servizio che dal punto di vista estetico. Abbiamo rinnovato le strutture, quest’anno abbiamo completato l’operazione con il nuovo ingresso, i nuovi servizi igienici, docce e spogliatoi. È stato raggiunto l’obbiettivo di avere uno stabilimento tra i più belli della riviera. Giovedì scorso abbiamo potuto riaprire anche il servizio della piscina con nuove normative, altro fiore all’occhiello dello stabilimento”.
“Siamo partiti con 60 punti ombra in meno, quindi 60 ombrelloni e 120 lettini in meno rispetto all’anno scorso, però devo dire che abbiamo deciso noi di dare delle misure maggiori rispetto a quelle richieste dalla regione Liguria, questa chiedeva 3 metri, noi ne abbiamo dati 4 perché il disegno della spiaggia è stato fatto a marzo. La risposta delle persone è molto favorevole, sono tutti contenti e siamo sempre pieni, almeno fino ai primi di settembre non abbiamo un posto libero.
Chiaramente ci sono delle restrizioni, le persone devono registrarsi all’ingresso e viene misurata la temperatura però possiamo dire di aver avuto una risposta di correttezza da parte della clientela e di soddisfazione perché tutti sono contenti di avere una tutela”.
“Appena si entra nello stabilimento si nota subito l’ampio spazio tra un punto d’ombra e l’altro e tra una fila e l’altra, praticamente ogni ospite-nucleo familiare ha 16 metri quadrati a disposizione. Questo aspetto è stato apprezzato soprattutto da parte di chi temeva possibili assembramenti.
60 punti ombra in meno sono ovviamente un incasso in meno per la società ma per come si prospettavano le cose devo dire che la risposta è stata positiva. I parcheggi durante il lockdown così come questi ombrelloni in meno non li incasseremo più ma pensiamo di chiudere non con un disastro ma con una dignitosa annata” Ha spiegato Tuvo.
Tuvo ha voluto anche specificare che non c’è stato un aumento dei prezzi e neanche una diminuzione del personale. Un gesto molto importante considerando che i lavoratori stagionali sono tra quelli che più hanno sofferto questa situazione.