Si è conclusa con la convalida dell’arresto e la contestuale liberazione, nonché con la prescrizione di non accedere ai luoghi ove si svolgano manifestazioni calcistiche, nell’ambito dell’intero territorio nazionale fino alla definizione del procedimento penale a suo carico, da parte del Tribunale della Spezia, la prima udienza che si è svolta questa mattina per il ferimento di una agente della Polizia di Stato durante il servizio disposto per la partita Spezia-ChievoVerona.
Nella mattinata di ieri, personale della Polizia di Stato appartenente alla Digos – Squadra Tifoserie, ha proceduto all’arresto di un uomo di 37 anni, spezzino, che aveva lanciato oggetti contundenti verso le forze dell'ordine mentre si trovava all'esterno dello stadio Picco, nel corso della partita tra Spezia e Chievo.
Il fatto risale a poche ore prima quando, nella serata dell’11 agosto, in occasione della gara di ritorno di qualificazione alla finale play-off del campionato di serie B tra lo Spezia ed il Chievo Verona, tenutasi a porte chiuse per le note misure sanitarie in atto dovute all’emergenza da Covid-19, alcuni sostenitori spezzini si sono recati presso lo stadio “A. Picco” per sostenere dall’esterno la squadra di casa, posizionandosi in Via dei Pioppi all’altezza dell’ingresso Tribuna.
Nel momento in cui la squadra di casa è andata in vantaggio, alcuni sostenitori si sono arrampicati sulla ringhiera che delimita l’accesso all’interno della struttura, collocandosi a cavalcioni della stessa e sono stati pertanto invitati a scendere dal personale di Polizia presente; in tale circostanza, un sostenitore lanciava verso gli operatori di polizia due oggetti contundenti in rapida sequenza. Il primo cadeva nelle vicinanze delle Forze dell’Ordine, mentre il secondo, una torcia, colpiva alla testa una poliziotta che veniva prontamente soccorsa e medicata presso il locale pronto soccorso, riportando una ferita lacero-contusa alla testa, refertata con 7 giorni di prognosi.
A seguito delle immediate indagini avviate, il responsabile veniva inequivocabilmente individuato, grazie anche alle immagini di videosorveglianza dell’impianto sportivo, analizzate accuratamente con l’ausilio dell’operatore di polizia presente presso la sala GOS dello stadio.
L’uomo in questione risulta avere numerosi precedenti specifici per fatti e reati accaduti in ambito di manifestazioni sportive e già sottoposto a provvedimenti D.A.S.P.O., ultimo dei quali, risalente al 2015 con un divieto di 5 anni, scaduto tra l’altro lo scorso mese di maggio.