Doveva essere una tranquilla gita in barca con la famiglia, invece si è trasformata in una corsa contro il tempo per tentare di salvare un cucciolo di gabbiano in grande difficoltà.
Alessandro, un volontario soccorritore di lungo corso della Pubblica Assistenza di Vezzano, giovedì scorso era in barca nel canale di Porto Venere, quando nota, tra i vivai dei muscoli poco distanti, un piccolo gabbiano che annaspa, non riuscendo a tenere la testa fuori dall’acqua.
“Qualcosa non va, ma neanche il tempo di pensarlo e il cucciolo si trovava già tra le braccia di Alessandro, che a nuoto lo ha raggiunto”, racconta la Pubblica Assistenza su Facebook.
Così, con l’aiuto di un muscolaio, il cucciolo di gabbiano viene portato a bordo, e qui Alessandro scopre che ha un amo da pesca incastrato nel becco e un pezzo di lenza collegato a un secondo amo che ha trafitto una zampa.
Il piccolo necessita di cure urgenti, per cui parte subito la richiesta di soccorso al 1530, che trasferisce la chiamata alla Lipu. Il volontario Alessandro porta così il gabbiano alla banchina del Fezzano, dove ad attenderlo c’è già una volontaria.
Tutto è bene quel che finisce bene: “Dopo le cure del veterinario che ha liberato il becco e la zampa del piccolo, il gabbiano è stato messo al sicuro per un periodo di osservazione. Presto potrà tornare a volare e crescere nella sua casa di mare”, raccontano dalla Pubblica Assistenza.