San Lorenzo, Baglietto Spa, Gruppo Ferretti e Perini Navi sono solo alcune delle realtà della cantieristica di livello mondiale presenti alla Spezia. Con la firma del Protocollo del Miglio Blu la Cgil spezzina ha pensato di cogliere la palla al balzo per proporre un passo ulteriore, per rilanciare l’economia, già solida, della nautica spezzina guardando non solo alle realtà sopracitate, ma ad un ampliamento del raggio d’azione: dal post vendita al refitting, da percorsi formativi permanenti alla ricerca di nuovi spazi e professionalità.
Una proposta presentata quest'oggi da Lara Ghiglione segretario generale Cgil, Gianni Carassale segretario Fillea Cgil, Mattia Tivegna segretario Fiom Cgil, Stefano Bettalli segretario Filctem Cgil, Daniele Lombardo segretario Funzione Pubblica Cgil.
“Per rispondere alla crisi economica e sociale che verrà amplificata dall’emergenza sanitaria che rischiamo di avere in autunno a livello internazionale, verranno stanziate delle risorse per le aree di crisi non complessa e altre risorse che dovevano essere utilizzate per Genova ma che sono avanzate per un totale di 17,5 milioni di Euro solo per la Liguria, senza contare le risorse europee che andranno riprogettate”, così la segretaria generale della Cgil spezzina Lara Ghiglione.
A fronte di queste nuove risorse la Cgil spezzina vuole delineare una progettualità su come utilizzarle, magari pensando anche a nuovi modelli di sviluppo. “Abbiamo grandi potenzialità ma anche dei limiti - prosegue la segretaria della Cgil spezzina Lara Ghiglione - In primis quello di aver trascurato il post vendita, il refitting, e l’accoglienza degli equipaggi, quest’ultima potrebbe anche essere l’opportunità per la destagionalizzazione dell’offerta alberghiera. Il post vendita è un aspetto redditizio, l’introito annuale per un territorio che accoglie gli yacht è di 5 milioni di euro l’anno a imbarcazione. Parliamo di percorsi di formazione mirati per la nautica, un’idea ad esempio è quella della “Scuola allievi della nautica”, riuscire a utilizzare le professionalità ancora dentro l’arsenale che stanno scomparendo per formare giovani pronti ad essere utili, in queste professionalità, sia nell’arsenale che da privati”.
La segretaria della Cgil spezzina si sofferma anche sul tema degli spazi necessari: “Pensiamo a delle convenzioni che l’arsenale può fare con privati, però nell’ottica di una progettualità definita. L’arsenale non deve essere abbandonato, però se deve aprirsi al territorio non può essere il luogo dove fare dei parcheggi”.
Altra idea è quella di un consorzio di artigiani per la realizzazione di arredamento nautico: “Unire le aziende del mobilio per la nautica e creare la cittadella dell’arredamento nautico - prosegue la Ghiglione - Un luogo dove potrebbe sorgere è, ad esempio, l’ex Ceramica Vaccari. Anche nelle aree dismesse della centrale Enel si potrebbe immaginare un progetto per lo sviluppo e la produzione di motori navali a GPL e ad idrogeno di nuova generazione”.
“Bisogna utilizzare la leva del Miglio Blu per creare un’opportunità per consolidare le realtà esistenti ma agire anche sulla parte dell’appalto - sottolinea Mattia Tivegna segretario Fiom CGIL - Il trend delle grandi aziende è quello di esternalizzare le produzioni. Sarebbe stridente avere un brand come il Miglio Blu che rappresenta una filiera della qualità e del lusso e poi, mentre la si percorre, vedere gli operai a bordo strada che mangiano un panino perché non hanno la mensa, dobbiamo anche far sì che ci siano le tutele per i lavoratori che compongono il settore”.
