Nella giornata di ieri è stato accompagnato da personale della Polizia di Stato al Centro Rimpatri di Torino, per poi essere espulso dal territorio nazionale, un trentaseienne del Marocco, che negli ultimi anni ha commesso vari reati ad Aulla e nello Spezzino.
Molto conosciuto dalle forze dell’ordine per i suoi numerosi precedenti penali, disoccupato, il suo “terreno di lavoro” è stato il comprensorio della Lunigiana.
La prima condanna infatti risale al 2009, seguita da ulteriori condanne per spaccio di droga, con sentenze emesse dai Tribunali di Massa e di La Spezia, ma anche per porto abusivo di armi, rissa, ricettazione resistenza a pubblico ufficiale.
Come prevede la normativa sugli stranieri, i Carabinieri hanno richiesto l’intervento del personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Massa Carrara, che ha verificato tutte le informazioni riguardanti il trentaseienne marocchino.
L’assenza di un regolare permesso di soggiorno ed i numerosi precedenti penali e di polizia hanno consentito all’Ufficio Immigrazione della Questura di Massa di richiedere, ed ottenere, dalla Procura della Repubblica di Massa il previsto “nulla osta” all’espulsione.
L’intera operazione si è conclusa positivamente grazie alla fattiva e sinergica collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato, che sulla questione delle presenze di clandestini in Lunigiana hanno profuso un notevole sforzo e continueranno a farlo anche in futuro per incrementare il livello di percezione della sicurezza dei lunigianesi.