Questa mattina un gruppo di volontari dell'associazione ''I Ragazzi della Chiappa'' ha raccolto spazzatura e oggetti di ogni genere che alcuni concittadini decisamente poco...corretti hanno lasciato all'interno del parco ''Navarrino Navarrini'', uno spazio che corre lungo le vecchie mura militari, in pratica lungo un tratto di via San Francesco, precisamente da Villa Carani, subito sopra il santuario di Gaggiola, fino allo spiazzo che riporta in via San Francesco, dove si innesta la scalinata del XXI Reggimento Fanteria.
Gli oggetti recuperati sono quelli di una ''normale'' (purtroppo) maleducazione di chi, sul momento, dovendo disfarsi di una bottiglia d'acqua, di una lattina di birra o di un pacchetto di sigarette, getta il tutto per terra o, ancor peggio, nel poggio che -dal parco dedicato al pittore spezzino- scende verso via Monfalcone, dove i molti arbusti, alberi, rami e cespugli non permettono certo un facile recupero.
Ma quello che ha stupito molto i volontari che hanno passato la mattina a recuperare questo materiale è stata anche la natura di alcuni oggetti: dai mobili di legno , non molto antichi e soprattutto marciti; agli arredi del bagno di casa, scovolini da water inclusi; ai capi di vestiario, in particolare giubbotti anche di marca corrosi dall'umidità, per metà incastrati dal terreno, per metà visibili e quindi estratti.
Quindi una batteria da moto; sedie e tavolini rotti da campeggio, di una plastica distrutta, certamente poco compatibile con l'ambiente di un parco.
Ma il top è stato il ritrovamento di un passeggino per gemelli, decisamente moderno e di recente commercio, lanciato nel poggio del parco da qualche persona completamente ignorante delle regole del vivere comune, in un contesto dove le offese fatte all'ambiente sono anche quelle rivolte a noi stessi, tutti noi: compresi- perfino, anche se non se ne rendono conto, ovviamente- il lanciatore, la sua famiglia e i due ragazzini che, probabilmente, non stavano più dentro l'attrezzo a ruote.
Infine, si resta perplessi dell'impegno necessario a raggiungere il parco con tutta questa roba per un premeditato abbandono: appare davvero meno faticoso un normale uso dei canali previsti per lo smaltimento degli ''ingombranti''.
I volontari si sono coordinati con l'ACAM per il recupero del materiale raccolto che, come si vede nella foto, ha raggiunto una notevole quantità.
I Ragazzi della Chiappa, che già recentemente hanno bonificato altre zone del quartiere e della città, ripeteranno presto altre iniziative simili e accettano molto volentieri la collaborazione di tutti gli spezzini di buona volontà: è possibile contattarli sul gruppo Facebook dedicato.
