"Mentre forse molti erano distratti dall’emergenza Covid, la Regione ha dato il via libera all’ingresso dei privati per la costruzione e probabilmente anche per la futura gestione del nuovo ospedale del Felettino.
Dando conferma ai nostri timori, manifestati in occasione della (peraltro illegittima) revoca dell’appalto dei lavori del novembre 2019, la Regione ha gettato la maschera.
Con la delibera della Giunta regionale n. 123 del 24.02.2020, la Regione ha dato atto dell’insufficienza dei finanziamenti attuali per la realizzazione dell’opera. Insufficienza derivante dal mancato finanziamento di 23 milioni di euro da parte dello Stato (causa ritardo regionale nella presentazione del progetto) e del mancato realizzo della cessione del vecchio Sant'Andrea a chi si aggiudicherà i lavori (per altri ca. 25 milioni di euro).
Giustificato quindi dalla (creata e quindi finta) scarsità di finanziamenti, ecco il previsto ingresso del privato attraverso la formula del partenariato pubblico/privato.
Oltre a ciò, la delibera regionale 123 prevede anche la rimodulazione delle funzioni del nuovo ospedale con l’applicazione del cosiddetto decreto Balduzzi che, come noto, limita la presenza di reparti ospedalieri ad un certo bacino di utenza.
Per la provincia della Spezia è quindi in programma, oltre al privato nella costruzione e gestione del nuovo ospedale, la soppressione di molte Strutture Complesse: chirurgia vascolare, geriatria, malattie infettive, nefrologia, odontoiatria, oncologia degenze, pneumologia, gastroenterologia, fisica sanitaria. Neppure la grave esperienza del Covid insegna qualcosa ai “privatizzatori”: si sono già dimenticati che la presenza di reparti come Pneumologia e Malattie Infettive, durante la pandemia, è servita a salvare molte vite umane!
Il tutto mentre, solo per consulenze, questa nuova procedura ci costerà oltre 50.000 euro come disposto da I.R.E. (la società della Regione che aveva già proceduto alla revoca dell’appalto del Felettino) con determinazione n. 3174 del 27.05.2020.
È ora di dire basta a questa scellerata gestione delle politiche sanitarie versate a tutto vantaggio dei privati!".