La strada Sarzana- La Spezia..."per non finire per strada". Presto spiegata l'intenzione di ristoratori e baristi del gruppo Ho. Re.Ca., che oggi fanno rete per urlare più forte l'esigenza di un aiuto concreto per ripartire. Hanno iniziato questa mattina a Sarzana un gruppo consistente di piccoli imprenditori che stanno vedendo le loro aziende in bilico: si sono riuniti in piazza Matteotti, la prima della mattinata, dove è stato letto un messaggio finora inedito e indirizzato al prefetto della Spezia, ai sindaci di tutta la provincia e al Governo.
I contenuti della lettera sono già conosciuti, perché non è la prima volta che provano a farsi sentire. In particolare sono spiegati i motivi che li portano a non poter riaprire e di quello che avrebbero bisogno per farlo, in particolare idee concrete e soldi subito per sostenere i costi di adeguamento degli spazi, per la messa in sicurezza e, soprattutto, per investire di nuovo sulla materia prima che devono rivendere e che non tutti i commercianti possono, purtroppo, permettersi avendo dovuto far fronte a dei mancati ricavi e alla quasi totalità dei costi che richiede un'impresa di quel tipo. "In strada per non finire per strada" perché, come spiega uno degli organizzatori della manifestazione Eros Sabella: "Il via libera del 18 maggio non è la risposta se non si costruiscono fondamenta solide e utili. Quello che ci chiedete di fare è impossibile: mancano i soldi e idee concrete, ma il problema sarà ancora più grave se molti di noi inizieranno a chiudere. Si verificherà un effetto domino che farà cessare altre attività e si creeranno una moltitudine di disoccupati, che rappresentano un grosso costo per lo stato".
Poi continua il barista:"Non basta il credito di imposta, perché molte tasse non arriveremo nemmeno a vederle andando avanti così: il virus ha già fatto molte vittime, non aspettiamo che la disperazione ne faccia altre". Inoltre Sabella specifica che il gruppo in piazza non è contrario alle misure di protezione adottate con il lockdown che sono servite a salvare la vita a migliaia di persone, sia per quelle che servono per continuare a contenere il Covid-19, ma il problema di fondo per ristoratori e baristi sono i fondi per ripartire: molti di loro non hanno più i liquidità per ricomprare la merce e adeguare gli spazi con disinfettanti per mani, i prodotti per la sanificazione dei tavoli e molto altro.
Alle 9 circa è partito il primo staffettista Erico Spocchi, che passerà un grembiule come testimone a un'altra persona che lo aspetta dopo 3 chilometri, e così via fino alla Spezia, dove si concluderà l'iniziativa con la presenza di molti commercianti da tutta la provincia.