"Nell'esprimere dolore e sconcerto per la morte del giovane migrante ospite della Cittadella della pace di Pegazzano, bisogna anche pretendere che il ministero dell'Interno garantisca che vengano attuate tutte le misure di sicurezza necessarie, a beneficio degli stessi richiedenti asilo e di tutti i cittadini. Se effettivamente ieri sera si sono verificati momenti di agitazione, i responsabili devono essere subito identificati e rimpatriati".
Lo dichiara in una nota l'assessore alla sicurezza del Comune della Spezia Gianmarco Medusei, commentando la notizia della quarantena a cui è stato sottoposto il centro di accoglienza della Caritas a seguito della positività del tampone eseguito sul giovane deceduto venerdì.
"I cittadini di Pegazzano sopportano già da anni una situazione particolare– prosegue Medusei – L'isolamento del centro deve essere severo, nessuno deve assolutamente uscire dalla struttura e deve essere fatto rispettare il distanziamento sociale. Dopo il caso eclatante dei migranti contagiati a Verona all'interno di un centro d'accoglienza ed i casi in aumento in tante città italiane, il fenomeno non deve ripetersi nella nostra città ed auspico che le autorità preposte indaghino sui focolai nei centri di accoglienza italiani. Pretendiamo inoltre chiarezza sui fatti di ieri sera: se effettivamente ci sono stati momenti di concitazione, tanto da rendere necessario l'intervento delle forze dell'ordine, i responsabili devono essere individuati e rimpatriati. Non possiamo assistere a dimostrazioni di forza, soprattutto in un momento di emergenza come questo. Esprimo inoltre solidarietà agli agenti delle forze dell'ordine, due dei quali sono stati messi in isolamento".