Proteste al Canaletto per i fumi di scarico della Costa Pacifica, ormeggiata nello scalo spezzino da oltre quindici giorni con a bordo ancora circa 900 membri di equipaggio.
"Quando il vento soffia verso terra non possiamo aprire le finestre" sbotta Roberto Palumbo, costretto come tutti all'isolamento in casa per gran parte del giorno a causa del coronavirus.
Ma le cose non migliorano nemmeno nelle ore notturne: "I motori della nave sono accesi h24, di notte il ponte è tutto illuminato e il fumo continua a uscire dagli scarichi. Capisco che le persone a bordo hanno diritto ad avere tutti i servizi, ma non è accettabile respirare inquinamento giorno e notte con la nave ormeggiata, arrivano delle zaffate di nafta davvero pesanti".
"Oltre tutto - prosegue Palumbo - anche sulle macchine parcheggiate nel quartiere da via XXIV Maggio, piazza Caduti e via San Cipriano sarà un caso ma da quando è presente la nave si deposita una patina giallastra, qualcuno deve intervenire, anche questa è salute pubblica".