"Continuano a pervenirci segnalazioni da parte di nostri concittadini sull'estremo affollamento dell'ufficio postale di Porto Venere, unico ufficio attivo nel territorio e peraltro solamente a giorni alterni, a seguito della razionalizzazione operata per il contenimento del "Coronavirus", così in una nota i consiglieri di Porto Venere Bene Comune.
"La scelta di far confluire tutti gli utenti sull’ufficio di Porto Venere, acuita dall'apertura a giorni alterni, manifesta purtroppo diverse criticità sia di ordine logistico (è un ufficio interno ad un altra struttura in prossimità di piazza Bastreri, con evidenti difficlltà di sosta nei pressi) sia demografico, in quanto va a scoprire del servizio la frazione più numerosa (Le Grazie), perlatro senza riscontro apparente in termini di maggior sicurezza nel contenimento del virus, in quanto l’ufficio è piccolo, ed e posizionato al primo piano di una struttura pubblica in cui è presente la locale sede Pubblica Assistenza, dove operano volontari e dove sono posizionate attrezzature mediche, con cui condivide il vano scale".
"Come gruppo consigliare "Porto Venere Bene Comune" chiediamo pertanto a Poste Italiane di valutare l’apertura a rotazione degli uffici siti nel nostro Comune, o, qualora questa si rivelasse impossibile per motivi legati all’emergenza, di destinare al servizio l’uffico della frazione più popolosa e centrale, eliminando l'apertura a giorni alterni riducendo l'afflusso contemporaneo di persone, ponendo al centro della valutazione la massima protezione possibile per gli addetti e gli utenti".
I consiglieri comunali di "Porto Venere Bene Comune" Saul Carassale, Francesca Sacconi, Franco Talevi, Fabio Carassale