'Gli scout si fermano' è stato il roboante annuncio fatto nei giorni scorsi: già dopo la sospensione della didattica e le prime direttive che consigliavano di evitare ogni tipo di assembramento, il forte senso di responsabilità tipico del mondo scout ha fatto sì che le canoniche attività venissero annullate. Ma a fermare il movimento scout non ci riuscì Mussolini, che decretò lo scioglimento delle associazioni, decreto al quale gli scout italiani risposero con la clandestnità, in alcuni luoghi semplicemente continuando a vivere i valori della promessa e della legge giocando e ritrovandosi insieme, ma in altri luoghi arrivarono a compiere una vera e propria resistenza, come dimostrato dall'esperienza delle Aquile Randagie, e dopo pochi giorni è stato dimostrato come nemmeno il Coronavirus fermerà lo scautismo.
Oggi gli scout, anche spezzini, sono chiamati ad una nuova sfida: come proporre un metodo educativo basato sull'incontro, sull'aggregazione e sulla comunità in un momento in cui non è possibile uscire di casa e stare insieme agli altri? Rispetto del prossimo, obbedienza, lealtà e legalità sono principi basilari, così non resta che continuare a giocare insieme trovando nuovi modi per farlo, proprio perchè la voglia di superare i momenti difficili con coraggio, tenacia e passione sono tipici dello stile scout.
Come altri, anche gli scout devono trovare un modo per andare avanti, riorganizzandosi. Molte sono le esperienze già messe in atto: video, challange sui social e utilizzo originale dei mezzi multimediali; in molti si stanno mettendo personalmente a disposizione di altre associazioni per offrire servizio al prossimo, sempre nella tutela della propria salute e degli altri.
Nella provincia lo scoutismo è presente con cinque gruppi Agesci ed uno Cngei, a Levanto, Sarzana, a Lerici e alla Spezia, in tantissimi hanno fatto parte e ancora oggi fanno parte di questo mondo, un metodo educativo rivolto a bambini e ragazzi dagli 8 ai 20 anni, con capi educatori formati, che oggi sono chiamati a riorganizzarsi e non si stanno arrendendo alla semplice chiusura, come non si arresero in passato.