Il problema era già stato portato all’attenzione dell’azienda prima che scattasse l’emergenza coronavirus, con le disposizioni precauzionali che prevedono di rispettare una distanza minima di sicurezza tra le persone.
Ma ora i bus delle linee L e S strapieni ogni giorno di operai Fincantieri diretti al Muggiano sono diventati una situazione insostenibile per gli autisti di Atc.
L’aumento delle commesse degli ultimi mesi, infatti, ha portato a una considerevole crescita del numero di operai che ogni giorno entrano ed escono dal cantiere, molti dei quali utilizzano i bus Atc per raggiungere la stazione centrale della Spezia o altre fermate lungo il tragitto. Inutile dire che sugli autobus stipati di 90-100 operai è fisicamente impossibile rispettare la distanza di sicurezza imposta dal governo, e anche la catenella che dovrebbe dividere il vano guida dal resto del bus perde la sua efficacia.
“Non possiamo più lavorare in questo modo, ne va della nostra sicurezza: l’azienda deve trovare delle soluzioni”, avvertono i sindacati. La denuncia, lanciata ormai da diversi giorni, unisce Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Cobas, Ugl e Faisa-Cisal. Alcuni preannunciano anche la sospensione dell’attività se il problema non dovesse essere risolto al più presto.
“A breve ci sarà un incontro tra Fincantieri e le istituzioni per individuare una soluzione”, fa sapere a Gazzetta della Spezia l’amministratore delegato di Atc Francesco Masinelli. Una delle ipotesi in campo è quella di organizzare delle linee dedicate al trasporto degli operai, che partano dalla stazione centrale per arrivare al Muggiano.