"La notizia di nuovi disastri sul nostro territorio, in questo caso colpito da frane sulle arterie provinciali, è l'ennesimo grido di allarme di una natura che si ribella all'incuria dell'uomo, che sembra non riuscire ad affrontare questo vorticoso declino dell'ambiente da lui stesso provocato".
"Ora alcuni paesi saranno praticamente isolati in caso di allerta, i bambini non andranno a scuola, i mezzi di soccorso dovranno aggirare i blocchi con strade alternative, il lavoro e i lavoratori subiranno dure conseguenze".
"Ma quando ci renderemo conto che così non si può andare avanti? Cosa dovrà succedere ancora accadere per capire che è necessario istituire un piano di prevenzione per la manutenzione delle strade, dei fiumi e che la propaganda permanente non affronta i problemi e sopratutto non li risolve?".
"In questi ultimi anni la Regione spesso ha parlato dell'abolizione del Parco di Monte Marcello come soluzione per molti problemi di abbandono del territorio, si è parlato di reddito di montagna, di sussidi alle botteghe di paese, si è intervenuti in somma urgenza nei fiumi e ora anche sulle nostre strade ma nulla è cambiato, il vorticoso declino continua ad essere in atto".
"Questo nostro documento vuole, per l'ennesima volta, evidenziare la mancanza di una visione di territorio che possa superare le gravi difficoltà che sta patendo da anni e che forse dalla triste data del 25 ottobre 2011 molti si aspettano. Questo nostro bellissimo entroterra,se vuole superare questo difficilissimo momento, deve anche puntare sull'agricoltura, sull'allevamento, sul turismo creando un equilibrio con la natura - se i nostri giovani potranno tra qualche anno scegliere di lavorare nella propria valle saremo sulla strada giusta".
"Per quanto riguarda questa nuova emergenza chiediamo la convocazione di un tavolo intercomunale ( Ricco' del Golfo, Pignone e Beverino ) al fine di ragionare assieme come organizzare un'eventuale emergenza in stato di allerta e chiediamo a Regione e Provincia come quest'ultimo disastro verrà affrontato per capire tempistiche e modalità di risoluzione di questa grave situazione di pericolo. Esprimiamo la nostra volontà di collaborare per l'interesse delle Comunità e siamo certi che la costruzione di tavoli di lavoro intercomunali possano traguardare ad una visione di questo territorio nuova. Ora torniamo alla gestione dell'urgenza ma lavoriamo per evitare la prossima".