A Portovenere i militari del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale (N.I.P.A.A.F.) dei Carabinieri Forestali della Spezia, sono intervenuti per la verifica di opere realizzate all’interno di un torrente sopra la zona abitata.
Al termine delle indagini sono stati riscontrati degli abusi edilizi realizzati in una zona collinare di particolare pregio dal punto di vista paesaggistico e fragile sotto il profilo idrogeologico.
In quest'area negli scorsi anni si sono verificati eventi meteorologici intensi che hanno causato fenomeni di dissesto che hanno colpito anche il torrente oggetto degli accertamenti, con conseguenti colate di fango e detriti in paese.
In particolare, all’interno dell’alveo sono state realizzate opere edilizie da parte di soggetti privati volte ad assicurare l’attraversamento del torrente per accedere alle proprietà, nonché per permettere il collegamento delle utenze alle abitazioni dislocate nella collina.
Tutte le opere sono state realizzate in assenza di autorizzazione e parte di queste addirittura nell’ambito di quello che doveva essere un ripristino di quanto già abusivamente realizzato in epoca precedente.
Per questo motivo sono state deferite all’Autorità Giudiziaria nove persone per reati che vanno dalla falsità in atti (progettuali), alle violazioni in materia edilizia e paesaggistica, nonché alla normativa che regola la realizzazione di opere che necessitano di autorizzazione idraulica.
Oltre che la Procura della Repubblica della Spezia per gli aspetti di rilevanza penale, di quanto emerso dalle indagini sono stati informati anche gli enti locali che, ciascuno per le proprie competenze, dovranno attivarsi al fine di imporre la demolizione delle opere realizzate abusivamente ed il ripristino dei luoghi.