"Non è mai stata del tutto chiusa, ma adesso riapre" così esordisce Don Franco Pagano durante la presentazione della riapertura ufficiale della biblioteca Niccolò V questa mattina, nel Salone del Seminario Vescovile. Sede di un patrimonio inestimabile di 160.000 volumi, alcuni di massima importanza, come diplomi di Papi e Imperatori, carte del periodo Napoleonico, ma molti riguardanti la popolazione anche dal 1600 in poi, che continua ad arricchirsi anno dopo anno, l'edificio in via Mascardi 93 presentava molti danneggiamenti a seguito di eventi sismici nell'ultimo decennio.
Ma è stata oggetto di restauri e recuperi, diretti dall'architetto Andrea Freggia, che ha illustrato oggi tutti i lavori eseguiti nella Biblioteca e nell'Archivio. "Studiosi, ricercatori, tesisti vengono anche da molto lontano per eseguire ricerche genealogiche sfogliando i numerosi documenti degli archivi- dichiara sempre Don Pagano, che ha introdotto la cerimonia, che è proseguita con interventi di carattere storico e artistico, oltre all'illustrazione dei lavori- questo patrimonio va conservato e ringrazio i volontari che dedicano il loro tempo e molta passione alla manutenzione dei documenti- poi aggiorna- da diversi anni è iniziata anche la digitalizzazione di atti, attestati e documenti".
La mattinata è proseguita con gli interventi di Renato Francesconi con " La Curia di Aulla al tempo di Napoleone", "Il Questionario Scarabelli. L'ultima fotografia di una grande Diocesi" di Giuseppina Mormandi e "Ipotesi di Restauro : S. Pietro Conflentu" di Stella Sanguinetti.