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"Cinque Terre, sentenza storica del TAR che impone alla Regione la trasparenza sul Contratto di Servizio con Trenitalia" In evidenza

Riceviamo e pubblichiamo dai cittadini, pendolari e operatori economici che hanno fatto ricorso al TAR.

"La sentenza del TAR contro la Regione Liguria (in allegato in fondo all'articolo, ndr) rappresenta un momento di grandissima importanza non solo per il Comitato dei residenti, pendolari e operatori economici delle Cinque Terre, ma per i cittadini, pendolari ed utenti della Liguria e di tutt'Italia.

La sentenza consolida infatti i principi della legge per l'accesso civico ai dati detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni, di cui possono beneficiare tutti i cittadini, in funzione di controllo dell'attività della Pubblica Amminstrazione.

La sentenza stabilisce che esattamente questo era il fine perseguito con la richiesta di accesso ai dati secretati del Contratto di Servizio 2018-2032 firmata dalla Regione con Trenitalia: richiesta dettata non da uno scopo egoistico, come sostenuto dalla Regione, ma nell'interesse di una pluralità di soggetti rappresentati da un Comitato comprendente Associazioni Territoriali, residenti, pendolari e semplici cittadini. Una collettività, appunto.

Ora ci aspettiamo che la Regione, nelle persone dell'Assessore Berrino e del Presidente Toti - che mai ha risposto ai nostri appelli - metta a disposizione gli allegati secretati del CdS e i ricavi da tariffa nelle Cinque terre con la stessa solerzia con cui per 3 anni li ha negati, privilegiando l'interesse economico dell'impresa privata rispetto a quello collettivo.

Anzi, ci aspettiamo che venga reso disponibile a tutti cittadini il contratto di Servizio comprensivo delle parti "secretate" finalmente rese trasparenti sui canali pubblici a disposizione della Regione, in primo luogo sul sito istituzionale.

Rispetto al merito, si ha sempre più conferma dagli stessi documenti forniti da Trenitalia che che l'interesse prioritario per l'azienda è «realizzare un vantaggio competitivo stabile e creare valore per l'azionista» e che i ricavi derivanti dal biglietto maggiorato sulle Cinque Terre e più in generale dal trasporto regionale sono talmente alti da contribuire all'utile di Trenitalia, infatti, come scritto nella Relazione Finanziaria Annuale 2018: «i ricavi delle vendite e prestazioni del Trasporto Regionale registrano una crescita complessiva di 66,3 milioni di euro (+2,4%) rispetto al 2017... Per quanto concerne i titoli di corsa semplice l'incremento da un lato è attribuibile [...] alla buona performance dei prodotti leisure (5Terre – Eventi culturali – musicali - fiere..)»

Se per una impresa privata a capitale privato è comprensibile, la stessa cosa non può essere eticamente accettabile per un'impresa pubblica a capitale interamente pubblico che dovrebbe rispondere ai cittadini fornendo loro servizio.

E la Regione dovrebbe amministrare il bene pubblico nell'interesse primario della collettività e in coerenza con questo fornire i dati affinché sia possibile capire da parte dei cittadini se stia perseguendo adeguatamente questo scopo.

È necessario dover ricorrere alla magistratura anche per avere un semplice accesso agli atti?".

I cittadini, i pendolari e gli operatori economici ricorrenti al TAR

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