Leggiamo sulle cronache locali dell’intervento dell’assessore regionale all’ambiente in merito alla revoca dell’appalto per i lavori del Felettino e così commentiamo.
E’ da tempo che l’assessore all’ambiente ripete il mantra “la politica non c’entra.. è una questione tecnica .. di competenza dei tecnici ”. L’aveva già detto per il progetto di (bio)digestore di Saliceti, ora lo va ripetendo per l’appalto del Felettino, in questo caso rimbalzando anche responsabilità di vigilanza della sua giunta verso la magistratura.
“Quando c'è la dismissione di un contratto tutto quello che è legato alle cause del contratto va in un percorso, mentre il nuovo appalto corre su una corsia diversa, che non viene intaccata dai ricorsi. Questa è la via che la Regione sta giustamente intraprendendo. Non ci sono altre considerazioni. La magistratura farà tutte le valutazioni che deve fare nei confronti del passato..”
A prescindere dalla considerazione che la tesi della “corsia diversa” non e’ affatto certa, a fronte di una eventuale vittoria della Pessina nel contenzioso apertosi sulla revoca (una sentenza del 2016 del Consiglio di Stato nel dichiarare illegittima una procedura di revoca di un contratto di appalto pubblico, ha dichiarato affetto da illegittimità derivata il successivo affidamento ad altra ditta – in tal caso anche un nuovo appalto del Felettino rischierebbe di andare a fondo...), ci chiediamo comunque chi pagherà i danni alla ditta, sempre nel caso in cui risultasse vincitrice in Tribunale. E certamente, in tal caso, i cittadini saranno “becchi e bastonati” se, come dice l’assessore, la Pessina ha fatto un pessimo lavoro e dovremo anche pagarle i danni.
Ma ancora ci chiediamo come mai, se ci sono valutazioni da “..fare nei confronti del passato..” sull’operato della ditta, la Regione o l’ASL non si siano sentite in dovere di denunziare prima il tutto alla magistratura o all’Anticorruzione e invece l’abbiamo dovuto fare noi del Manifesto...
Quanto poi alla “lavata di mani” sul provvedimento di IRE ".. Non lo so, non faccio il valutatore o il tecnico di Ire. La politica non ci deve entrare in queste cose...” il rimpallo è ancora più evidente: ma chi ha deciso di affidare l’incarico ad IRE e chi ha deciso, su parere di IRE, di revocare l’appalto ? Le dichiarazioni rese alla stampa in data 06.11.2019 smentiscono il mantra dell’assessore all’ambiente: IRE ha deciso di revocare l’appalto “... sentiti il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, l’assessore regionale alla salute Sonia Viale e il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini..”.
In conclusione: se la politica non c’entra mai nulla, né per vigilare, né per decidere, ci sa spiegare caro assessore, cosa paghiamo a fare il suo stipendio di 165.168,00 euro l’anno ? e naturalmente quelli degli altri suoi colleghi assessori e presidente di giunta per ulteriori euro 1.156.176,00 ?
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