Controlli a tappeto nel servizio disposto dal Questore nel pomeriggio di ieri nel centro della Spezia per colpire un’altra fascia di attività, già all’attenzione per la vendita e somministrazione di alcolici ai minorenni, i market etnici, chiusi la sera, e gli esercizi pubblici di somministrazione alimenti e bevande.
Buoni risultati sin dai primi controlli del blitz della task force interforze, composta da personale della Squadra Amministrativa, Volanti e Polizia Scientifica della Questura, Reparto Prevenzione Crimine di Genova, dipendenti della Polizia Municipale, militari della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri, integrata con personale dell’ASL e dell’Ispettorato del Lavoro.
Personale del Reparto Prevenzione Crimine ha identificato in Piazza Garibaldi un 30enne di origine cubana, residente alla Spezia, colpito da rintraccio per cattura a seguito di ordine di carcerazione emesso dal Tribunale della Spezia. Il ricercato, sottoposto a perquisizione personale e trovato in possesso di una piccola quantità di hashish, debitamente sequestrata, quindi segnalato alla Prefettura per violazione dell’art.75 DPR 309/90, veniva tratto in arresto e portato nella locale Casa Circondariale, ove dovrà espiare la pena di 2 anni e 6 mesi di reclusione, per maltrattamenti in famiglia e lesioni.
Il pattuglione interforze integrato, coordinato da un funzionario della Questura, ha permesso di controllare approfonditamente 13 esercizi pubblici del centro cittadino, per 6 dei quali sono state riscontrate irregolarità e accertate diverse violazioni amministrative.
In particolare in 3 market di via Garibaldi venivano riscontrate violazioni per mancata esposizione dei prezzi e dell’orario di apertura e chiusura (sanzioni per un totale di 5000 euro).
Al titolare di un market etnico di via Napoli sono state comminate due sanzioni da 2000 e 1000 euro per irregolarità amministrative e violazione delle condizioni igienico sanitarie da parte dell’ASL.
Per il titolare di un negozio alimentare etnico di via Spallanzani sono in corso accertamenti, condotti da personale dell’Ispettorato del lavoro, circa i contributi versati ad un dipendente. Nello stesso esercizio commerciale personale dell’ASL procedeva al sequestro amministrativo di carne e pesce conservati in violazione di legge e per mancata tracciabilità, applicando un sanzione di 2500 euro.
Complessivamente, nel corso del servizio sono state identificate 40 persone (15 con pregiudizi di polizia) delle quali 30 straniere ed elevate sanzioni per circa 10.500 euro.