Al fine di tutelare e promuovere la produzione del vino DOP e la conservazione, il restauro e la valorizzazione del paesaggio storico agrario, i militari del Reparto Carabinieri Parco Nazionale “Cinque Terre” hanno controllato l’intera produzione dei vini “Cinque Terre” e “Cinque Terre Sciacchetrà”.
Entrambi derivano da uve Bosco, Albarola e Vermentino coltivate e vinificate nel Parco Nazionale, nel cui territorio ricade la zona di produzione della DOP: il vino “Cinque Terre Sciacchetrà” è ottenuto da parziale appassimento delle uve dopo la raccolta, in luoghi idonei, ventilati, fino a raggiungere un tenore zuccherino di almeno 17° alcol potenziali, la vinificazione non può avvenire prima del 1 novembre dell’anno della vendemmia ed il vino ottenuto non può essere immesso al consumo se non dopo il primo novembre dell’anno successivo alla vendemmia; acquisita l’idoneità della Camera di Commercio, può essere venduto con prezzi al dettaglio variabili da 100 a 400 euro circa al litro.
Considerati il pregio e il limitato quantitativo di vino prodotto, i Carabinieri Forestali dislocati nel Parco Nazionale delle Cinque Terre controllano annualmente tutta la produzione, per contrastare le frodi ed accertare la conformità al Disciplinare di produzione.
Nel periodo autunnale i militari verificano i quantitativi sia di uva posta ad appassire che di vino ottenuto dalle uve dell’anno precedente, nonché di vino bianco dell’annata, al fine di impedire l’utilizzo di uve o di vino d’altra provenienza; nel corso dell’anno estendono i controlli agli esercizi commerciali ed ai vigneti iscritti all’Albo della DOC.
Nel 2019 delle 26 aziende produttrici, 13 hanno selezionato le uve per lo Sciacchetrà e 2 di esse hanno vinificato circa il 60% dell’intera produzione di bianco a DOP. Il quantitativo di uve messe ad appassire per produrre lo Sciacchetrà è stato di 32.673 kg, inferiore al 2018 (37.312 kg), annata particolarmente favorevole, e analogo al 2017 (33.393 kg); il quantitativo di vino bianco (219.839 l) è stato circa il 30% in meno dell’anno precedente.
Dal 2000 ad oggi, il 2007 risulta l’anno di massima produzione di Sciacchetrà (45.515 kg). Nell’attuale campagna vendemmiale sono stati eseguiti 26 controlli e contestate 6 diffide e 2 sanzioni amministrative dovute ad irregolarità delle norme di produzione e sull’etichettatura, per un ammontare complessivo di circa 8.800 euro.
Gli accertamenti, oltre a monitorare una produzione agroalimentare e territoriale d’eccellenza, diffondono una corretta informazione, prevengono le condotte dolose, verificano l’effettiva corrispondenza tra designazione e contenuto dell’imbottigliato, valorizzano le aziende produttrici, rassicurano il consumatore dell’autenticità e del valore dell’acquisto, garantiscono il buon fine degli investimenti sostenuti dall’Ente Parco per promuovere l’attività agricola tradizionale.