20 Novembre: Passeggiata Indecorosa (atto II), partenza alle ore 18:30 da Piazza Saint Bon.
A poco più di un mese dalla prima Passeggiata Indecorosa, torniamo a contaminare le strade, ci riprendiamo la notte e lo spazio, lo facciamo con i nostri corpi liberi attraversando la città. Invitiamo tutt* a partecipare alla street indecorosa: (s)vestiti come desideri, sentiti liber* di essere e di amare chi e come vuoi. Insieme possiamo costruire una città alternativa, un luogo di autodeterminazione, diritti e differenze.
In tutto il mondo le donne sono in rivolta contro la violenza patriarcale, razzista, istituzionale, ambientale ed economica. Il 20 Novembre alla Spezia e il 23 Novembre a Roma saremo marea, rompiamo tutti gli argini, contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere e dei generi.
Ogni 72 ore in Italia una donna viene uccisa da una persona di sua conoscenza, solitamente il suo partner! Noi ci vogliamo libere e ci vogliamo vive!
"Ci vogliamo libere dalla violenza domestica, che non ha passaporto, nazionalità o classe ma spesso possiede le chiavi di casa. Libere dalla narrazione tossica di media e giornali che manipola i vissuti di violenza inserendo le figure mitologiche del “gigante buono” e lasciandosi andare a commenti paternalistici quali il “se l’è cercata”. Diciamo basta anche alla propaganda costruita sui nostri corpi “indifesi”, alle pennellate fuxia dei governi che si traducono in provvedimenti inefficienti e in alcuni casi dannosi per l’autodeterminazione delle donne vittime di violenza.
*ci vogliamo libere dalla dipendenza economica, dall’arma del ricatto occupazionale ed economico. Vogliamo provvedimenti seri: vogliamo un salario minimo europeo, un reddito di autodeterminazione svincolato dalla famiglia e dai documenti di soggiorno, congedi di maternità, paternità e parentali di uguale durata e retribuiti. *riprendiamo parola sui nostri corpi e desideri: contro obiezione di coscienza e smantellamento del welfare. Vogliamo servizi socio-sanitari pubblici e laici che garantiscano la salute e la libera scelta di tutte e tuttu. Vogliamo educazione sessuale per conoscere, contraccezione gratuita per proteggerci, la pillola abortiva senza ricovero e fino a 12 settimane per decidere.
L’Italia è il paese in Europa con il più alto numero di uccisioni di persone trans ‒ spesso donne trans, migranti e sex workers. Scendiamo in piazza per ribadire che la lotta sarà transfemminista o non sarà, una lotta intersezionale e inclusiva per la liberazione e l’autodeterminazione di tutte le soggettività contro il sistema eteropatriarcale che opprime i nostri corpi e censura i nostri desideri.
Vogliamo essere liber* di muoverci attraverso i confini e di restare se lo vogliamo. vogliamo l’abrogazione dei decreti sicurezza che criminalizzano la migrazione, la solidarietà e il dissenso.
L’installazione di una telecamera in più in un angolo della città non salverà una sorella dalla violenza etero-patriarcale.
La sicurezza la creiamo noi con l'autodifesa, la sorellanza e la lotta transfemminista.
Le strade sicure le fanno le donne* che le attraversano!