"A distanza di solo un anno dall'insediamento del nuovo Amministratore Delegato, il rapporto fiduciario tra lavoratori e Azienda si è incrinato. L'alta adesione allo sciopero, ne è la dimostrazione.
A distanza di 48 ore da uno sciopero tra i più partecipati l'azienda fa finta di niente. L'atteggiamento dei vertici aziendali, quello che ha portato alla rottura immotivata delle trattative, perdura con ostinata arroganza.
Chiediamo nuovamente che si apra immediatamente un tavolo di confronto e si ponga al centro della discussione il Piano Industriale che, come avevamo detto, mostra già le prime crepe.
L'atteggiamento ostinato dell'Amministratore Delegato di non voler discutere il Piano Industriale con le organizzazioni sindacali è un segnale di debolezza e ci conferma che le nostre preoccupazioni sono giuste".
Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Cobas L.P.