Con l'ultima allerta rossa sono stati riportati a riva una grande quantità di rifiuti tra legname e plastica di ogni tipo. Ogni anno è sempre la stessa storia: con il maltempo autunnale il mare restituisce all'uomo tutti i rifiuti che esso stesso getta nell'indifferenza più totale, incurante di tenere un po' di rispetto per l'ambiente che lo circonda. E così l'acqua si prende la sua vendetta: le piogge delle perturbazioni sempre più impetuose e tropicali gonfiano i corsi d'acqua, i quali si agitano e raccolgono tutto ciò che trovano trascinandolo alla foce, dalla quale le onde, spinte dall'energia dei venti del maltempo, riversano nelle spiagge, mettendo ogni volta in ginocchio i litorali. In questo caso, gli affluenti del Magra partono dall'Emilia Romagna e la povera Sarzana si ritrova a dover pulire per tutti, quando solo una percentuale è spazzatura locale.
"Sarzana e Ameglia non possono essere lasciate sole dallo Stato, con solo la Regione a sostegno: i fenomeni atmosferici sono sempre più intensi negli anni e il Magra raccoglie sempre più materiale dagli alvei e dai torrenti dell'entroterra". Così esordisce il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli, rimarcando questi concetti anche con un post dal suo profilo social dove appare circondata dalla legna arenata in spiaggia. Poi prosegue:"Si tratta di un tema anche nazionale: non possono essere lasciati soli i comuni alle foci dei fiumi: al nostro fianco abbiamo solo la Regione Liguria". Così il sindaco fa appello allo Stato, poi conclude:"I comuni dell'entroterra devono avere più autonomia per intervenire negli alvei dei fiumi e metterli in sicurezza: il governo semplifichi le procedure e impegni quei comuni a provvedere alla manutenzione e alla pulizia dei loro rivi in via definitiva". Dunque la richiesta è quella di una sinergia tra Stato e comuni nella prevenzione e nella pulizia dopo mareggiate e fenomeni atmosferici particolari.
Ma la Ponzanelli non è l'unica ed essersi esposta in questo senso: anche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti fa appello al governo. "Durante i sopralluoghi nelle zone colpite dal maltempo abbiamo ascoltato i sindaci che chiedono maggiore autonomia per intervenire negli alvei dei fiumi e metterli in sicurezza- e prosegue- la Regione ha fatto tutto il possibile, modificando i vincoli di propria competenza: ora sta al governo semplificare le procedure e smetterla di legare i sindaci a un ambientalismo peloso che blocca gli interventi per sistemare i corsi d'acqua e proteggersi dalle ondate di maltempo". La deputata ligure di Cambiamo! Manuela Gagliardi, visti i disagi, si fa promotrice di una proposta di legge e dichiara:"I sindaci non hanno facoltà di intervenire nella pulizia degli alvei dei fiumi perché servono verifiche di compatibilità ambientale e ittiologica. Questa disposizione legislativa impedisce però una manutenzione costante del territorio: per questo è ora di cambiare la legge". E ancora:"è ora di modificare la normativa e disporre che, per quanto di loro competenza, i sindaci possano provvedere a pulire gli alvei e fare gli interventi necessari: occorre dare un segnale ai nostri sindaci e ai nostri concittadini".